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Belardi su Dybala: «Deve pensare a fare il calciatore e mostrare riconoscenza»
Emanuele Belardi, ex portiere della Juve, ha parlato di Dybala nell’intervista esclusiva a Juventusnews24. Le sue parole
Emanuele Belardi ha parlato in esclusiva a Juventus News 24 parlando di Dybala. Le parole dell’ex portiere bianconero:
ESULTANZA DYBALA – «Io capisco anche il momento, perché sono stato calciatore anche io. Ci sta un momento di sfogo, di frustrazione perché ti senti un giocatore importante ma si parla da tempo di contratto. Lui dovrebbe capire anche la situazione attuale, non solo della Juve ma di tutte le imprese. Oggi c’è difficoltà dappertutto, quindi anche la Juventus deve fare le giuste valutazioni. Dybala è un campione assoluto, però per fare un contratto di tanti anni c’è da investire soldi importanti e lui dovrebbe garantire successi, prestazioni, continuità, che negli ultimi anni non ha fatto. Ha collezionato 19/20 presenze nelle ultime stagioni, quindi serve un’attenta valutazione: poi dopo Dybala può avere uno sfogo umano, ci sta, ma dovrebbe capire anche questi aspetti».
ARRIVABENE – «Entrare nella testa delle persone non è facile, ma è giusto che Dybala abbia riconoscenza per chi gli ha dato tanto in questi anni, per chi gli ha fatto vincere tanto e lo ha aspettato sempre. Deve mettere da parte l’orgoglio perché non è il momento adatto».
ESULTANZA SIMILE A QUELLA DI TREZEGUET – «No assolutamente. David voleva dire: io me ne dovevo andare e invece sono qua. Questa fu la sua spiegazione: ora siamo qua e lottiamo fino alla fine. Trezeguet non ha mai saltato un allenamento quell’anno in Serie B. Lui, Buffon, Nedved, Del Piero, Camoranesi furono da esempio, avevano vinto il Mondiale, il Pallone d’Oro e ci trascinarono in Serie A. Con David ci divertimmo tantissimo quell’anno: recuperammo un gap in pochi mesi causa penalizzazione, al di là che non ci fosse competizione perché la nostra panchina era più forte delle altre squadre più forti. Avevamo un gruppo straordinario con un allenatore importante».
RINNOVO – «Le valutazioni dovrà farle la società ma Dybala è un giocatore molto importante, che se sta bene è tra i migliori in Europa. Deve però avere un briciolo di riconoscenza verso chi gli ha dato tanto e ha scommesso su di lui. Oggi il mondo è cambiato a causa di questa pandemia: quando la nave sta in cattive acque i giocatori più importanti si devono mettere al timone».