2018

La Juventus degli esuberi: via in sette a gennaio, ma saranno tutti prestiti

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Calciomercato Juventus: sette esuberi verso il prestito (di nuovo). I bianconeri pensano anche alle operazioni collaterali sui giovani: ecco di chi si tratta

Un calciomercato all’insegna dell’equilibrio, come nella miglior tradizione juventina, ma con qualche possibile acquisto che livelli la rosa, come quello di Emre Can o quello di Emerson Palmieri. Questo gennaio potrebbe essere un po’ diverso rispetto al passato per la Juventus, che punta a mettere in squadra elementi che possano servire a battagliare per Scudetto e Champions League, senza però tralasciare il resto. Per “resto” si intendono ovviamente le operazioni collaterali, quelle degli elementi che al momento non sono nemmeno ai margini della rosa di Massimiliano Allegri perché già impegnati, con scarsi risultati, altrove. Dovrebbero essere almeno sette i giocatori juventini in uscita in questa sessione di mercato: si tratta per la maggior parte di giovani di talento su cui, in ogni caso, la Juve vorrebbe mantenere il controllo. Ecco perché l’ipotesi più gettonata per loro rimane senz’altro quella del prestito fino al termine della stagione.

Dopo i saluti di Marko Pjaca (leggi anche: PJACA ALLO SCHALKE 04: LE ULTIME), è di ritorno dal prestito allo Zulte Waregem il portiere Nicola Leali, che dovrebbe essere girato nuovamente in prestito al Perugia. Stessa identica cosa per il centrocampista cipriota Grigoris Kastanos, pure lui di ritorno dal prestito allo Zulte, richiesto dalle spagnole Leganes e Getafe. Alberto Cerri, attualmente al Perugia, potrebbe essere girato al Parma, così come Francesco Margiotta (richiesto pure da Bari e Young Boys a titolo definitivo), attualmente in prestito agli svizzeri del Losanna. Andranno via dalla Cremonese, dove non stanno trovando molto spazio, Pol Garcia e Roman Macek: per il primo c’è l’Alcorcon, per il secondo lo Slavia Praga. Verso il prestito anche il forte centrocampista della Primavera Oumar Touré, che potrebbe andare a farsi le ossa al Wattens, in Austria.

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