Almanacco del Calcio
L’1-6 della Juventus contro il Milan di Sacchi – 6 aprile 1997 – VIDEO
Il 6 aprile 1997 la Juventus di Lippi riesce nell’impresa di espugnare San Siro grazie ad uno storico 1-6 contro il Milan di Sacchi
La Juventus della stagione 1996-97 è senza dubbio destinata ad essere ricordata come una delle formazioni bianconere più forti di sempre, quasi sicuramente la migliore della gestione di Marcello Lippi nelle sue due esperienze sulla panchina torinese. Pur non riuscendo a vincere la Champions League, la Juventus costruita dal tecnico toscano sapeva distinguersi per classe e potenza fisica, esperienza e saggezza tattica. L’innesto di due giovani talenti come Vieri e Amoruso, peraltro, consentirà alla squadra di primeggiare su tantissime squadre.
La stagione
Dopo aver conquistato i titoli internazionali legati al trionfo europeo della passata stagione, ossia la Supercoppa UEFA e l’Intercontinentale, i bianconeri riescono ad aggiudicarsi anche il loro 24° titolo nazionale davanti alla rivelazione Parma. Devono tuttavia arrendersi al Borussia Dortmund nella finale più attesa, quella di Champions a Monaco di Baviera, che vede i bianconeri cadere sotto i colpi della corazzata tedesca per 3-1. Nonostante la sconfitta, resta comunque una stagione di grande spessore per il club torinese, che raggiunge probabilmente il suo punto più alto la notte del 6 aprile 1997.
Il match di San Siro
A San Siro, i bianconeri sono ospiti del Milan di Sacchi, squadra che a fine stagione chiuderà undicesima in campionato ma che annovera nella sua rosa fior di campioni, soprattutto nel reparto difensivo. La Juventus, però, affronta il match senza paura e riesce a sfoderare una prestazione sontuosa, surclassando gli avversari in ogni zona del campo. Una squadra affamata, che non si arresta mai e cerca di segnare senza fare calcoli. Jugovic e Vieri segnano una doppietta a testa, Zidane e Amoruso completano il quadro, con la rete della bandiera di Simone che congela il risultato sul clamoroso 1-6. La banda di Lippi riesce così ad espugnare lo stadio milanese con un successo storico, che difficilmente potrà essere ripetuto negli anni a venire.