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Juventus e Nazionale, ecco tutti i possibili eredi di Buffon

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Nascerà un nuovo Buffon? Scopriamolo insieme elencando i numeri uno più promettenti

SERIE A JUVENTUS NAZIONALE BUFFON –  Da Bonnefoi a Carini, fino ai più riusciti Mirante e Consigli, molti portieri ad inizio carriera hanno ricevuto la fastidiosa etichetta di “erede di Buffon”, ma nessuno ha rispettato tali attese. Le capacità dell’estremo difensore bianconero tra i pali, infatti, sono rimaste a lungo ineguagliate. Sebbene il carrarese non sia più il “Superman” di pochi anni fa, si fatica ancora a trovare qualcuno che possa succedergli nella Juventus e nella Nazionale italiana. A distanza di tante stagioni, dunque, la domanda che continuiamo a porci rimane la stessa: “Nascerà un nuovo Buffon?”. In questo articolo non pretendiamo di certo di dare la risposta, ma vogliamo analizzare tutti i giocatori che un giorno potrebbero rendere inattuale tale quesito. Ecco tutti i possibili eredi di Buffon:

IN OTTICA JUVENTUS –  Nicola Leali:  Il classe 1993 è probabilmente il numero uno sui cui la Juventus punta di più per il dopo-Buffon. A dimostrarlo ci sono i 3,8 milioni che i bianconeri hanno versato nelle casse del Brescia per assicurarsi il talento mantovano. Cresciuto calcisticamente nelle “Rondinelle”, il portiere viene girato con ottimi risultati prima al Virtus Lanciano e poi allo Spezia, squadra in cui milita attualmente. Leali si distingue fra i pali per senso di posizione, sicurezza negi interventi e quei riflessi da felino che non devono mai mancare ad un numero uno.

Laurentiu Branescu:  Un anno più giovane di Leali, il rumeno è il tipico portiere dal fisico statuario e dalla presenza imponente. Per i suoi 194 centimetri, infatti, è stato sopranominato “Young Gulliver”. Titolare inamovibile nella Primavera bianconera dell’anno scorso allenata da Baroni, quest’anno Branescu è passato in prestito prima alla Juve Stabia, con cui ha collezionato 4 presenze, e a Gennaio al Lanciano in compartecipazione con la Vecchia Signora.

Vincenzo Fiorillo:  Genovese DOC, il giocatore è cresciuto nelle giovanili della Sampdoria. Tra blucerchiati, Spezia e Reggina il classe 1990 ha raccolto una manciata di presenze, ma nella scorsa stagione ha vissuto un anno da protagonista con il Livorno, con cui è riuscito a guadagnarsi la promozione in A. Richiamato a Genova per fare il secondo di Da Costa, a Gennaio la Juventus ha bussato alla porta della Sampdoria ottenendo la comproprietà dello stesso Fiorillo. Il suo soprannome è “il falco di Oregina”, per la sua abilità fra i pali e soprattutto perchè è cresciuto nell’omonimo quartiere di Genova.

Timothy Nocchi:  23 anni, il neo portiere del Padova è ancora alla ricerca di quel salto di qualità che possa permettergli di affermarsi ad alti livelli nel campionato cadetto. Cresciuto nel vivaio juventino, i bianconero lo hanno girato alla Carrarese, alla Juve Stabia, al Carpi e a Gennaio ai veneti. Alto 184 centimetri, si distingue per buona agilità e senso della posizione. In Serie B l’esperienza più positiva resta quella a Castellammare di Stabia.

Carlo Pinsoglio:  Il Palmares giovanile del classe 1900 è di tutto rispetto. Con la Juventus Primavera ha vinto una Supercoppa italiana e due tornei di Viareggio. Inoltre, vanta diverse presenze con la maglia dell’Under 21. Nel 2011 debutta tra i professionisti con la maglia del Pescara, ma presto entra in contrasto con Zeman e perde il posto da titolare. Ceduto in comproprietà al Vicenza per 1,5 milioni di euro, il giocatore difenderà i pali dei biancorossi nella stagione 2012/2013, ma quest’anno è stato girato in prestito al Modena dove sta regalando delle buone prestazioni.

La Primavera di Zanchetta, inoltre, può vantare talenti di prospettiva come Emil Audero (’97), Leonardo Citti (’95) e Gianmarco Vannucchi (’95).

IN OTTICA NAZIONALE –  Salvatore Sirigu: Il meno giovane dei tanti nella lista, ma sicuramete il più affermato nel panorama internazionale. L’aspetto curioso del 27enne è che in porta ci è finito per caso: da piccolo faceva l’attaccante, ma dal momento che nessuno voleva stare fra i pali e data la leggera forma asmatica di cui soffriva, Sirigu fu costretto a mettersi in porta. Col Palermo ha conquistato il palcoscenico italiano, con il PSG quello europeo. Il portiere sardo è già il secondo di Buffon in Nazionale, staremo a vedere se riuscirà a scalare l’ultimo faticoso gradino.

Mattia Perin:  Un vero predestinato il portiere del Genoa, esordiente in Serie A a soli 18 anni. Tra i giovanissimi, infatti, è sicuramente il più quotato a raccogliere il testimone di Buffon. Titolare a 19 anni con la maglia del Padova in Serie B, si afferma nella massima competizione italiana con la maglia del Pescara. A causa delle deludenti prestazioni degli abruzzesi e del suo rendimento altalenante, incassa più gol di tutti nella scorsa stagione. Nonostante questo, però, il Genoa gli affida le chiavi della propria porta e a dispetto d una piazza difficile per qualunque giocatore, Perin sta ripagando alla grande il grifone con una sicurezza e un’abilità che molti gli invidiano.

Francesco Bardi:  Cresciuto nella Primavera del Livorno ma di proprietà dell’Inter, il giovane portiere conquista il posto da titolare tra i toscani nel 2011. L’anno dopo viene girato al Novara dove si distingue per ottime prestazioni e si guadagna la chiamata di Devis Mangia all’Europeo Under 21. L’esperienza israeliana è probabilmente la migliore della sua carriera: con le sue parate Bardi trascina gli azzurrini nella finale persa contro la Spagna. Ad inizio stagione il classe 1992 torna a difendere i pali del Livorno, questa volta in A. Ad ottime giornate in cui sembra insuperabile, però, alterna alcune gaffe che evidenziano i limiti del giocatore sulle uscite alte e basse, ma la carta d’identità è ancora dalla sua parte.

Simone Scuffet: L’autentica rivelazione delle ultime settimane è Simone Scuffet, friulano che sta facendo stropicciare gli occhi agli addetti ai lavori dell’Udinese che non riescono a credere a tanta affidabilità e sicurezza ad appena 17 anni. A causa dell’infortunio di Brkic prima della partita col Bologna, Guidolin lo manda in campo e da lì non lo toglie più dai pali. Se dovesse continuare a confermare il rendimento dell’ultimo mese, sarà difficile non prendere in considerazione il classe 1996 per l’eventuale successione a Buffon.

Raffaele Di Gennaro:  L’Inter ci ha proprio visto bene sul giovane talento classe 1993. In prestito al Cittadella che gli ha subito affidato le chiavi della sua porta, il suo valore aumenta di partita in partita. Nella serie cadetta sta confermando di essere un numero uno importante, proprio come aveva mostrato nella Primavera dei noeroazzurri.

Luigi Sepe: L’estremo difensore è di proprietà del Napoli, ma si sta affermando con la maglia del Lanciano in Serie B. Il classe 1991 può vantare anche 540 minuti senza subire reti nel corso della stagione. In Abruzzo lo chiamano “Superman”, ricorda qualcuno?

Da non dimenticare, inoltre, i giovani Brignoli della Ternana, Maniero del Padova ma di proprietà dell’Inter, Colombi dell’Atalanta ma in prestito al Carpi, Sportiello anch’esso della Dea e Silvestri del Cagliari. Alla fine di questa carrellata di portieri più o meno affermati, chi vedete meglio come erede di Buffon? 

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