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Juventus, Cuadrado: «Derby una battaglia. Dopo il Chelsea nuove consapevolezze»

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L’esterno della Juventus Juan Cuadrado ha parlato in vista del derby della Mole contro il Torino

Juan Cuadrado è stato intervistato da La Stampa in vista del derby della Mole contro il Torino.

MESSAGGIO AI GIOVANI JUVE – «Ai giovani della Juventus cerco di trasmettere allegria: a volte siamo troppo tesi, per me la vita è felicità, che non vuol dire essere giocherelloni o superficiali, le risate non rubano concentrazione: chi ha il mio carattere può essere frainteso, a me capitò a Udine con Guidolin».

JUVE-CHELSEA – «Resta la soddisfazione di aver giocato da squadra, di aver lottato per un risultato che volevamo a tutti i costi: è il nostro dna, contro le grandi viene fuori».

CONTRO LE PICCOLE – «Il calcio vive di episodi e di sorprese, pensate alle cadute di Real e Barcellona in questo turno, ma i momenti duri devono fortificare. La verità è che ogni squadra ha un suo valore e tutte ci affrontano come fosse una finale: dobbiamo farlo anche noi, avere sempre la stessa voglia».

SVOLTA COL CHELSEA – «Ci dà nuove consapevolezze, ma dobbiamo tenere i piedi per terra e continuare a lavorare».

VITTORIA ALLEGRIANA – «Anche secondo me: magari non avremo giocato il miglior calcio, ma, ripeto, siamo stati squadra. E conta il risultato».

INTOCCABILE CON SARRI E PIRLO – «Non sempre. Con Sarri all’inizio non ero titolare, ho trovato spazio dopo alcuni infortuni. Non è stato semplice riadattarmi in Colombia, ma era un calcio diverso. Con Pirlo ricordo un colloquio: non mi vedeva convinto del ruolo, ci siamo parlati, li ho spiegato con sincerità dove e come, secondo me, potevo fare la differenza: anche lui mi ha dato fiducia».

DERBY – «Ho visto il Toro, lo trovo più solido che in passato. Sarà una sfida speciale, per noi e per i tifosi. Una battaglia. Ma in questo momento qualsiasi partita sarebbe stata importante».

GOL LAST MINUTE NEL 2015 – «Lo ricordo benissimo, una gioia pazzesca. Se ci penso, risento il boato del pubblico. Anche quest’anno siamo indietro, ma ci sono tante partite e ci crediamo: il nostro dna è lottare fino alla fine».

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