2013

Juventus, Conte: « Voglio la fame e sarò ancora più cattivo! »

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SCUDETTO JUVENTUS CONTE CAGLIARI – Alla fine della partita con il Cagliari che ha fatto scattare la festa Scudetto della Juventus, ha parlato in conferenza stampa anche l’allenatore bianconero Antonio Conte.

ANCORA RABBIA – « Gli stimoli, la voglia, la passione e l’entusiasmo da parte mia ci sono e ci saranno sempre, perchè come detto fanno parte del mio dna, è una questione di carattere. Se voi mi dite che dopo uno Scudetto oggi mi abbia dato fastidio pareggiare una partita, allora rispondo: molto. Questo vi fa capire la persona che sono, se qualcuno non l’ha capito: oggi c’era uno Scudetto da festeggiare ed io ho dovuto fare 20 minuti un po’ di “decompressione”, perchè mi è dispiaciuto non vincere la partita, lo meritavamo in virtù di un approccio che non è stato molle. Da parte mia ci saranno sempre grandi stimoli e grande voglia di essere con la mia squadra protagonisti, a volte ci riesci vincendo, a volte ci riesci anche non vincendo », le parole di Conte.

FERGUSON “ALL’ITALIANA”? – « Io il Ferguson della Juventus? Mah, innanzitutto io colgo l’occasione, perchè non ce l’ho avuta, di fare un grandissimo plauso a Sir Alex che è stato prima di tutto un grandissimo avversario quando io ero calciatore. Lui è stato sicuramente in questi anni un top manager, ma un top in tutti i sensi, quindi dispiace veramente non avere più un punto di riferimento come lui. Per quello che mi riguarda personalmente dico che Ferguson ha fatto 27 anni al Manchester United. Io penso che qualcuno possa stancarsi di vedermi per così tanto tempo sulla panchina bianconera, quindi penso sia un qualcosa di veramente eccezionale ed incredibile: complimenti a Ferguson. Dico sinceramente: quando ho saputo del suo ritiro mi è dispiaciuto molto perchè è una figura talmente bella, anche per i calciatori, e sicuramente non vederlo più da un po’ fastidio ».

TANTA FAME! – « Meglio un anno sabbatico o un mercato da sceicco? In questo momento quello di cui ho bisogno è di andare a riposare, ve lo dico sinceramente, perchè io sono stato a Siena e dopo aver vinto sono arrivato alla Juventus, quindi immaginatevi come la mia mente girasse a 2000 nel cercare con la società qualcosa che potesse piacere: penso che visti i risultati ci siamo riusciti. L’anno scorso abbiam vinto e in mezzo all’estate c’è stata quella “cosina simpatica e carina” che è iniziata con la perquisizione e praticamente la testa, oltre a pensare a tutti i programmi, era anche incentrata su quella questione: ho fatto veramente poche vacanze. Quest’anno è stato molto faticoso perchè quei 4 mesi (di squalifica, ndr) io penso di aver dovuto lavorare il triplo, perchè non andando in panchina nei 90 minuti devi preparare non in maniera perfetta, ma ancora di più, perchè non puoi permetterti di dire durante la partita “mah sì, se capita qualcosa posso sistermarlo”. Quindi in questo momento ho bisogno davvero di una vacanza per riposarmi, detto questo quando io ho fatto dichiarazioni, si è incentrato il discorso molto sul mercato, ma il mercato può essere una delle situazioni che un allenatore va a valutare per cercare di migliorare eventualmente la propria rosa. Quello che è importante è fare delle valutazioni attente e capire se tutti abbiamo stimoli feroci, fame di vittoria e grandi motivazioni, perchè questo sarà importante, sarà ancora più importante di chi eventualmente potrebbe arrivare. Parlo di fame, la fame di vincere, la fame di essere protagonisti, perchè dopo due anni in cui si vince e si è iniziato a “mangiare”, magari qualcuno può pure avere meno fame: questo non deve accadere all’ambiente in primis, poi ai tifosi, alla società, a me e allo staff tecnico e assolutamente no nemmeno ai calciatori, questo è importante, poi vedremo ».

FUTURO INCERTO? – « Io ho un grandissimo rapporto con il presidente Andrea Agnelli, che non finirò mai di ringraziare perchè è quello che ha avuto l’intuizione di prendermi, mi ha supportato insieme a Marotta e Paratici e mi ha dato la possibilità di esprimermi, perchè io ho avuto la possibilità di farlo, a grandi livelli, quindi ripeto: quando finisce un’annata così importante, non solo quest’anno, ma anche la scorsa, in cui abbiamo vinto tutto ciò che era nelle nostre possibilità, perchè due Scudetti su due sono qualcosa di straordinario e abbiamo fatto il massimo, ci sono delle cose che un allenatore deve valutare, quindi chi parla esclusivamente di mercato o di contratti, non ha capito che c’è un aspetto che forse non avevo sottolineato nelle volte precedenti, questo: la fame. Qui si aspettano tutti che la Juventus l’anno prossimo rivinca il campionato per la terza volta e magari possa arrivare in semifinale di Champions, possa vincere la Coppa Italia… Adesso c’è questo, noi sappiamo cosa ci aspetta e dobbiamo capire chi è pronto: l’anno prossimo “elmetto e in trincea” ».

CATTIVO ALLA SECONDA – « Io al 99% alla Juventus? Non è una questione di dare percentuali, è una questione di capire effettivamente come sono io: oggi sono stato 20 minuti a fine partita che ero intrattabile, nel senso che era meglio che qualcuno non si avvicinasse. Questo vi fa capire che tipo di persona sono per come lavoro e per quello che voglio ottenere: capendo questo, se qualcuno pensa che io mi accontenti di queste due cose fatte in questi due anni, sbaglia, perchè io sarò ancora più feroce, determinato e cattivo, e voglio gente così al mio fianco ».

Dal nostro inviato: Andrea Bonino

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