BOLOGNA JUVENTUS SERIE A CONTE – Grazie ai gol di Vucinic e Marchisio la Juventus è riuscita a sbancare il Dall’Ara e a stoppare la marcia del Bologna. Adesso i bianconeri sono momentaneamente a più dodici sul Napoli in attesa dei match di domani e ha un bel pezzo di scudetto in tasca. Alla fine dell’incontro è intervenuto a Sky Sport il mister dei piemontesi Antonio Conte e ha dichiarato: «La Juventus è una macchina che sta viaggiando spedita, ma già dall’anno scorso accade. Stiamo facendo cose importanti e dobbiamo continuare. Abbiamo fatto un bel passo avanti, dobbiamo tagliare il traguardo ma mancano ancora nove partite. Ci sono ancora ventisette punti a disposizione, ci meritiamo questa posizione e continuiamo anche pensando alla Champions League. L’esultanza? Se non posso nemmeno dir nulla ai tifosi e esultare con loro allora ditemi voi che si può fare. Dà fastidio quando vinciamo, mi dispiace ma non ho mancato di rispetto a nessuno. Vediamo le cose serie, gente che ci tira bastonate e sassate al pullman o gente coi bimbi in braccio che bestemmia, io festeggio con i miei tifosi quando voglio, qual è il problema? Ho vinto, sto vincendo uno scudetto e è una mancanza di rispetto?»

Ha infine concluso affermando: «Il bacio alla telecamera è stato spontaneo, ma io ho anticipato Leonardo per la richiesta di matrimonio. Il bacio comunque era per mia figlia. Peluso e Padoin hanno interpretato in maniera eccellente i dettami tattici e hanno fatto bene. Volevamo vincere contro una squadra che aveva un buon periodo di forma. Perdendo oggi avremmo dato input positivi agli avversari, abbiamo meritato i tre punti e sono contento dell’interpretazione che hanno dato tutti quanti i ragazzi. C’è partecipazione di tutti in qualsiasi fase, sia offensiva che difensiva. Abbiamo sia la difesa migliore, che l’attacco; pratichiamo un bel calcio e sono orgoglioso di questa squadra, anche della nostre evoluzioni tattiche. Allenare un’altra italiana? Tutto può essere, adesso c’è questa grandissima esperienza con la Juventus, mi piacerebbe in futuro misurarmi con realtà straniere, ma parlarne adesso diventa difficile.»