2013
Juventus, Conte: “Siamo parecchio inferiori alle altre, ma sogniamo”
CONFERENZA JUVENTUS CONTE CELTIC – Al termine della partita vinta per 2 a 0 contro il Celtic, in conferenza stampa, ha parlato il tecnico della Juventus Antonio Conte. L’allenatore bianconero, soddisfatto per il passaggio del turno dei suoi, adesso guarda già avanti.
CRITICHE INUTILI – “Sono contento perchè chiedevo risposte e sono arrivate da parte di Quagliarella, Matri, Padoin, Peluso, Pogba, Marrone, Giaccherini, Isla, Asamoah, che doveva ritrovare la condizione… Oggi non era facile: a volte sento parlare in maniera errata degli attaccanti che non segnano, ma guardando i numeri mi rendo conto che il reparto offensivo ha fatto 40 gol, 15 gol ciascuno per i due titolari e 5 e 5 per i due panchinari, quindi non vedo perchè si dicano cose errate. Io cerco di farli ruotare, ma se alla fine segnano e vinciamo, dov’è il problema? Perchè mi si deve dire sempre che qualcuno non gioca? Ho cinque attaccanti, compreso Anelka che ha un problema, l’importante poi è che chi gioca, gioca per la squadra, perchè non mi piace chi gioca per sè stesso. Complimenti ai ragazzi che hanno fatto bene nonostante i numerosi cambi”, le parole di Conte.
PROSSIMI AVVERSARI – “Io sono molto fatalista, vediamo cosa ci riserva l’urna: sappiamo che andando avanti dobbiamo fare attenzione, perchè ci saranno dispendi di energie, per questo c’è bisogno di un gruppo che dia disponibilità, avremo bisogno di tutti. Io ho sempre fatto giocare tutti, come dimostrato stasera, ma vediamo ora cosa ci prospetta l’urna: questo è il primo anno che viviamo questa situazione piacevole, ma che ha dei pro e dei contro e dovremo fare in modo che i contro non incidano molto sul campionato”.
SOGNI DI GLORIA – “Siamo a metà percorso sia in campionato che in Champions, adesso arriva il periodo caldo in cui non ci sarà modo di sbagliare. Nella prima parte della Champions siamo partiti lenti, perchè abbiamo fatto tre pareggi, che però non ci hanno vietato di passare il turno e adesso già col Celtic era una sfida da dentro o fuori. In campionato invece c’è poco spazio per sbagliare: dovremo essere molto attenti e concentrati avendo tutti a disposizione, perchè ci aspetta un finale di stagione che toglierà energie. Dovremo dare il meglio di noi sapendo che ci potremo togliere ancora soddisfazioni, anche se sappiamo che è difficile. Teniamo le antenne ben dritte: in campionato nulla è deciso, in Champions League invece abbiamo questo sogno da portare ancora avanti”.
PARAGONI STORICI – Differenze con la Champions che Conte vinse da giocatore nel ’96? “Allora c’erano meno squadre competitive, c’era l’Ajax che la faceva da padrona, ma poi squadre come Barcellona, Real Madrid o Bayern Monaco non erano nell’elite del calcio e quindi c’era modo per le squadre italiane di inserisi, infatti per un certo periodo c’eravamo stati noi, ma c’erano anche Milan o Inter. Adesso per ragioni soprattutto economiche queste squadre sono nettamente superiori rispetto alle altre, anche alla Juventus, sono squadre strutturate e forti e pensare di essere al loro stesso livello è utopia. Anzi, noi dobbiamo avere l’umiltà di sapere che dobbiamo lavorare per colmare quel gap economico, perchè i soldi che spendono certe squadre noi non li possiamo spendere, è inutile girarci intorno: siamo tre o quattro gradini sotto, ma non vuole dire niente, il calcio si gioca undici contro undici, c’è l’arbitro, ci sono le porte e potremo giocarcela sapendo che il lavoro ci ha portato dove siamo arrivati e possiamo ancora competere nei prossimi anni”.
Dal nostro inviato: Andrea Bonino
Le pagelle di Juventus – Celtic!