2013
Juventus, Conte: «Ora non si può neanche esultare..»
BOLOGNA JUVENTUS CONTE – Intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium al termine della partita, Antonio Conte ha analizzato la vittoria della Juventus in casa del Bologna: «Il bacio era rivolto a mia figlia Vittoria, che vede papà nella squadra della Juventus, della quale è tifosissima. Sono molto contento della partita, non era facile, giocavamo contro una squadra in forma, venivamo da tre vittorie, era il momento giusto per affrontarci, quindi era una partita carica di insidie, che abbiamo preparato bene tatticamente», ha dichiarato l’allenatore bianconero, che poi ha aggiunto: «Esultanza? Sono punti di vista, se non posso neanche esultare dopo una partita vinta con una prestazione maiuscola contro un’ottima squadra in un momento particolare, perché questa vittoria pesa e chi ci ha visto sicuramente non dormirà sogni tranquilli, allora è meglio che ci chiudiamo. Io ho esultato con i tifosi, non insultando nessuno. Piuttosto vediamo cosa accade alle entrate degli stadi, quando si rischia di esser presi a bastonate, pietre ed insulti. Facciamo vedere questo. Rabbia? C’è determinazione e agonismo, oggi dovevo ammazzare l’avversario in senso sportivo per mandare messaggi, se avessimo perso avremmo vissuto due settimane di Juventus in crisi, così mettiamo pressione».
In merito ai paragoni con Mourinho, Conte ha glissato: «Intanto abbiamo già l’osso duro del Bayern Monaco, per noi è un’opportunità per capire a che punto siamo a livello europeo. Loro per due anni sono andati in finale, in campionato hanno 20 punti di vantaggio sul Dortmund, quindi capiremo quanto ci manca per arrivare al livello delle grandi europee. Stiamo crescendo e questo mi fa molto piacere. E’ inevitabile che se oggi perdevamo punti davamo energia a chi ci insegue, guardiamo in casa nostra, cercando di confermarci, sarebbe straordinario, in poco tempo stiamo facendo cose belle, orgoglioso dei miei giocatori e di cosa sta facendo questa squadra».
E poi l’allenatore salentino ha concluso: «Vittoria? Non ho scelto a caso il nome a mia figlia. Abbiamo preparato bene la partita, sapendo dove poter far male, ma potevamo portarci in vantaggio già nel primo tempo, Pioli poi ha schierato la difesa a cinque. Sono soddisfatto del lavoro degli attaccanti e del gruppo, hanno fatto quello che ho chiesto loro, Curci è stato uno dei migliori in campo, mentre Buffon non ha avuto grandi parate da fare. A volte sprechiamo lì davanti, l’ultimo passaggio è importante, ma sono molto contento. Vucinic ha fatto gol, Giovinco ci ha provato e sono stati determinanti per gli inserimenti dei centrocampisti. Sosta? Stiamo bene, daremo tanti giocatori alle nazionali, ci ritroveremo mercoledì per preparare l’Inter, poi arriverà il Bayern Monaco. Per chi rimane a casa sarà una settimana tranquilla, per questo ho chiesto di fare nostra questa partita. Ci sono quattro partite fondamentali in dieci giorni».