2012
Juventus, Conte: ?Ma quale stanchezza! Andremo lontano??
JUVENTUS CONTE – La gioia del ritorno in panchina mischiata con quella della vittoria sul Palermo, un bel mix di emozioni per Antonio Conte, che dopo il match ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che gli sono stati vicini: giocatori, collaboratori e società. La redazione di Tuttosport ha raccolto le dichiarazioni rilasciate dal tecnico bianconero, che ha colto l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Che significa questa vittoria? Che possiamo fare bene sia in campionato sia in Champions. Ricordo quello che certe persone dicevano lo scorso anno: la Juve vinceva perché non partecipava alla Champions e poteva preparare bene solo il campionato. E io a dire che la Coppa più bella l’avrei voluta disputare. E allora, come la mettiamo? La Juve è in testa in campionato e ha chiuso un girone difficilissimo al primo posto. E poi dicevano che ero un allenatore tifoso: ecco, mi sembra di aver dimostrato a questa gente che ho tante altre caratteristiche. Ho una squadra speciale, fatta di uomini veri, che ringrazio. Stare per quattro mesi senza allenatore in campo è come una macchina di Formula 1 che in pista si trova con le gomme bucate. Un dramma, no? Eppure i giocatori e lo staff tecnico hanno mantenuto il ritmo. Non dimenticate che lavoriamo assieme da 14 mesi e se questa situazione si fosse verificata la scorsa stagione sarebbero stati guai. Adesso, invece, certi meccanismi vanno da soli e durante la settimana li miglioriamo».
Conte ha anche analizzato i quattro mesi lontano dalla panchina: «Un periodo in cui abbiamo fatto cose eccezionali che non sono state messe in rilievo. Si è preferito esaltare altre realtà: ritorni di fiamma (Zeman, ndr) e tecnici emergenti (Stramaccioni, ndr) facendo passare in secondo piano le nostre imprese. Una più bella dell’altra. E questo, in tutta sincerità, mi è dispiaciuto. Cosa ho provato? Amarezza, tanta amarezza. Però mi sono rafforzato. E ho capito tante cose. Il mio pensiero non è cambiato. È sempre quello di prima, quello che mi è costato 25.000 euro di multa e una diffida. E poi mi sono fatto un quadro preciso sul nostro mondo. C’è chi mi ha sorpreso in modo positivo e chi in maniera negativa. Ma questa è la vita. La squalifica in confronto ad una grave malattia è una sciocchezza, ma vi posso garantire che non è stato piacevole andare a seguire le partite da un box. Per fortuna durante la settimana ho potuto lavorare, sul campo, con i miei ragazzi. Una partita che ricordo di questi quattro mesi? Quella di mercoledì scorso. Tutti parlavano di “biscotto” e invece abbiamo affrontato una squadra che voleva batterci per buttarci fuori dalla Champions. Siamo stati grandi, grandissimi, prendendoci i tre punti e vincendo il girone. Non era facile. Grandi, grandissimi. Novanta minuti che non cancellerò mai dalla mia mente».
Il tecnico della Juventus poi ha analizzato la partita disputata dalla squadra ed il cammino dei bianconeri: «Dobbiamo essere più concreti, questo è fuori discussione. Se alla fine il Palermo avesse pareggiato avrei rinchiuso la squadra negli spogliatoi del Barbera per due giorni. Scherzi a parte, questa è una situazione che miglioreremo. In allenamento curiamo molto la fase conclusiva e continueremo a farlo con ancora più attenzione. Con me in panchina più punti? Ne abbiamo fatti 38 e siamo arrivati primi in un girone europeo difficilissimo. Sarebbe stato difficile fare di più, credetemi. E come ho detto prima, non dimenticate che stiamo assieme solo da 14 mesi, mica da una vita… Ringrazio il presidente Andrea Agnelli che non mi ha lasciato solo neppure un istante. E anche il direttore Marotta che spesso ha parlato bene di me: come, del resto, era giusto che fosse. Io la Juve non l’ho mai persa. E ne ho avuto conferma proprio a Palermo, dove abbiamo vinto una partita su di un campo a noi storicamente ostico. I siciliani hanno un ottimo allenatore, non meritano la classifica che occupano. Vincere come abbiamo fatto noi è sinonimo di grande squadra. Non avevo dubbi, gli impegni di Coppa non hanno frenato la nostra corsa. Bisogna continuare in questo modo, senza allentare la presa. È stato fondamentale conquistare i tre punti. Abbiamo dato dimostrazione di forza. Dopo la Champions un’altra battaglia vinta, altro che stress o stanchezza da Coppa. Sono convinto che andremo molto lontano in tutte le manifestazioni».