2014

Juventus, Conte: «Il campo risponderà a Totti: le parole se le porta via il vento, contano i fatti»

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JUVENTUS CONTE SERIE A ROMA – Intervenuto in conferenza stampa, Antonio Conte, tecnico della Juventus, ha parlato, inevitabilmente, del big match di domani contro la Roma: «Quando ci sono chiacchiere da bar – ha spiegato – bisogna prenderla sul ridere in maniera molto serena. Non voglio rispondere alle affermazioni di Totti e De Rossi, io sono abituato a rispondere sul campo: in questi due ultimi anni e mezzo abbiamo risposto in maniera netta e clamorosa sul campo, quindi… A me sembra che in Italia la polemica abbia più importanza del campo: le parole se le porta via il vento, contano i fatti».

PERCORSO – «Il percorso nostro e della Roma è molto simile: è iniziato tre anni fa con Luis Enrique, e noi in questo periodo abbiamo vinto due Scudetti e due Supercoppe. Probabilmente c’è stato qualche errore sul mercato, nella scelta degli uomini, ma loro hanno investito più di tutti. Noi da tre anni siamo tornati a vincere non sbagliando nulla, e questo sembra passi inosservato: sembra tutto facile, ma il nostro è un lavoro straordinario».

DUBBI – «Ho tre dubbi: Barzagli, Tevez e Pirlo. Farò le mie scelte, ma senza paura, consapevole di avere un gruppo su cui poter sempre contare. Garcia mi ha sorpreso molto, ci ho parlato dieci minuti in occasione della Supercoppa e ho capito subito che si trattava di una persona scaltra e consapevole del lavoro che doveva fare: s’è calato bene in un ambiente non semplice, ma ha avuto anche la fortuna di trovare una squadra che veniva da due stagioni non semplici. Un po’, per certi versi, come successo a me. Poi sul mercato sono stati bravi, hanno inserito giocatori di ottimo livello».

PUNTI DI FORZA – «Il loro punto di forza è la convinzione, sono ancora imbattuti e possono restarlo fino al termine della stagione. Noi avevamo davanti squadre molto forti nel 2010, loro quest’anno hanno di fronte noi e sarà nostro compito riuscire a tenerli alle spalle, ben sapendo che altre squadre come il Napoli sono pronte a infilarsi nella lotta».

CALCIO ITALIANO – «Il calcio italiano non è assolutamente vecchio, distinguiamo bene la crisi economica – che c’è – da quella tecnico-tattica, che invece non c’è. Abbiamo tecnici molto preparati, che stanno studiando soluzioni sempre più nuove. Questa partita vale tre punti, come li valeva contro Napoli, Milan o Sassuolo. Se vinciamo con la Roma, dobbiamo essere bravi a vincere a Cagliari, altrimenti non s’è fatto nulla. Otto punti sarebbero importanti, ma possono rappresentare anchge un’illusione se perdiamo concentrazione e voglia che stiamo proponendo da 9 partite a questa parte: eravamo 5 punti sotto la Roma e in poche partite ne abbiamo recuperati 10. Possono farlo loro ma anche altri».

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