2011
Juventus, Conte: “Credo nel mio lavoro”
Antonio Conte non pone limiti alla sua Juventus.
Il tecnico bianconero, intervistato dalla redazione de La Stampa, ha parlato anche delle scelte fatte, sia in termini di uomini che a livello tattico: “Il sogno ti fa porre degli obiettivi – ha dichiarato Conte – . Voglio che sognino anche i miei calciatori: è ciò che ti spinge al di là delle tue possibilità . E per quello che si vede, adesso, siamo davvero molto avanti rispetto al processo di costruzione della casa. Merito dei calciatori. Un mio merito? Preferisco lo dicano gli altri. Credo nel mio lavoro, al di là di quello che può accadere. Sono convinto delle mie idee e di quello che voglio. Convinto del mio metodo. L’obiettivo è sempre stato quello di fare calcio, avere un’idea che porti gli stessi giocatori a divertirsi. à? importante che anche i tifosi della Juve e quelli avversari abbiano piacere nel vedere una partita. Arrivano anche i risultati, così. Il cambio di modulo? Per due mesi abbiamo lavorato al modulo più difficile in assoluto, e questo ci ha permesso di cambiare, ma tenendo basi importanti. Deve essere chiaro: non ho buttato via tutto. Un rimpianto? I punti lasciati con il Bologna e il Genoa, in casa. La presunta opposizione all’arrivo di Pirlo? Mi fu chiesto di Andrea, che ancora non era stato preso, e da parte mia non ci fu nulla da eccepire: è un campione. Quello che mi ha sorpreso è la sua disponibilità : da uomo è ancor più campione. Il poco spazio per Elia? Faccio l’allenatore e mi chiedono risultati: per quelli cerco di fare le scelte migliori. E quando le faccio non guardo a quanto uno è stato pagato o se è simpatico o antipatico. Il mercato riguarda la società . Il Milan è più forte? Sicuramente ha il passato che lo rende favorito. Nel passato ci sta dentro la rosa, che ha vinto lo scudetto.“