Le dichiarazioni del tecnico bianconero nel post-partita.

EUROPA LEAGUE JUVENTUS CONTE – Intervenuto ai microfoni di “SkySport” al termine del match di Gerland, l’allenatore della Juventus ha analizzato il momento della squadra e commentato la vittoria contro l’Olympique Lione: «Non sono mai stato preoccupato dal discorso fisico, perché la squadra ha sempre lavorato ed è in salute, nonostante i molti impegni. E’ stata una partita difficile contro un avversario che ha voluto limitare il nostro gioco, marcandoci a uomo. Quando trovi questo tipo di situazioni devi sperare che ci sia una situazione per presentarsi davanti al portiere. Nel secondo tempo sono un po’ calati e noi siamo stati bravi, muovendoci di più senza palla e creando qualcosa, quindi penso che il risultato sia meritato. Non abbiamo fatto ancora nulla, c’è una gara di ritorno da giocare ed una semifinale da conquistare», ha dichiarato Antonio Conte.

I SINGOLI – Conte ha poi proseguito: «Tevez? Non è un infortunio muscolare. Avvertiva già qualche fastidio all’adduttore. Eravamo d’accordo che appena sentiva un affaticamento in quella zona doveva uscire per non complicare la situazione. Chi è entrato ha fatto bene ed io sono contento. Giovinco? Siamo pochi ad apprezzarlo, dobbiamo portare alta la bandiera. Secondo me ha qualità incredibili, deve credere ancor di più in se stesso, perché può fare la differenza anche qui. Hanno fatto bene anche Tevez e Osvaldo, stiamo ritrovando pure Vucinic. Vogliamo farlo entrare in condizione. E’ stato un anno travagliato per lui, ma lo stimo e ci tornerà utile in questo finale di stagione. Mi è piaciuta anche la mentalità: siamo venuti qui in Francia per cercare il gol».

NAPOLI – Infine, il tecnico ha commentato le dichiarazioni di Marotta: «Guardo a noi, la partita col Napoli è passata. Ci fa piacere che chi vince contro di noi pensi di aver fatto un’impresa, del resto stiamo facendo cose straordinarie. Il fatto che chi ci affronti giochi la partita della vita deve spingerci oltre l’ostacolo. Abbiamo voltato pagina, così come successo contro la Fiorentina. I calciatori sanno cosa significa indossare questa maglia, quindi andiamo avanti».