2014

Juventus, Conte: 70% vittorie in A, come te nessuno mai

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Confronto vittorie/prime 100 partite in A alla guida della Juventus: 4 mostri sacri a confronto

JUVENTUS SERIE A FOCUS CONTE LIPPI CAPELLO TRAPATTONI – Polemiche, benedette polemiche. La 24^ giornata di campionato ha regalto  un succoso nuovo dualismo alla stampa, innescato dalle dichiarazioni di Antonio Conte, allenatore della Juventus, in risposta alla punzecchiatura ricevuta in settimana da Fabio Capello, ex tecnico della formazione bianconera, che lo ha rimproverato circa la punizione adottata all’indomani del pareggio contro l’Hellas Verona. La risposta di Conte non si è fatta attendere ed in settimana il mondo calcistico italiano si è spaccato in due, chi a favore e chi contro le parole dell’attuale tecnico bianconero. 

LE DUE CITTA’ – Prescindendo dai giudizi di valore circa l’operato dei due stimati allenatori italiani, anche il popolo bianconero si è spesso diviso circa quale fosse la squadra più forte vista negli ultimi anni, dal punto di vista dei risultati ma anche privilegiando il bel gioco. Il cinismo di Capello contro il trasformismo di Conte, arrivato in sordina con un 4-2-4, per poi ripiegare sul 4-3-3 e infine sul 3-5-2, smentendo così gli haters dell’immobilismo tattico. Dal campo è arrivata la risposta che preferisce Conte, vincendo la sfida di campionato contro il Chievo Verona che gli ha anche regalato un primato niente male. Con la partita di domenica scorsa, infatti, Conte ha raggiunto le 100 panchine in Serie A alla guida della Juventus: l’inizio di un ciclo, ma non solo, visto che i risultati fin qui ottenuti sono a dir poco straordinari. Di queste 100 partite, infatti, Conte ne ha vinte ben 70, con una percentuale stratosferica, se rapportata all’epoca dei tre punti, del 70% che di fatto gli ha permesso di stravincere i primi due scudetti e volare verso il terzo consecutivo.


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GOTHA – Giocando un po’ con i numeri, è possibile comprendere la portata dell’operato del tecnico leccese soltanto rapportandolo ai ‘guru’ della panchina bianconera, che rispondono ai nomi di Giovanni Trapattoni, Marcello Lippi e, appunto Fabio Capello. Nomi dall’aura mistica in quel di Torino, visto che parliamo di tecnici che hanno scritto la storia di questo club, in Italia, in Europa e nel mondo: il Trap ha conquistato sei scudetti con i bianconeri in 9 stagioni, Lippi cinque in due cicli, Capello due su altrettante stagioni, di cui uno poi non assegnato e l’altro revocato per via della questione Calciopoli. Nomi che fanno parte, dunque, del gotha degli allenatori vincenti in quel di Corso Galfer, ma anche Conte, dall’alto dei suoi clamorosi risultati, si sta guadagnando spazio e chance per una candidatura nella hall of fame. 

DIAMO I NUMERI – Non avrà ancora le presenze dei maestri sopra indicati, ma se rapportiamo il ciclo di Conte (e quindi le prime 100 in A sulla panchina della Juventus) alle prime cento panchine di Lippi e Trapattoni con la Juventus, troviamo un indicatore importante circa la bontà dell’operato di Conte. Marcello Lippi, ad esempio, tecnico viareggino arrivato nel 1994 dal Napoli, conquista subito lo scudetto al primo anno, ma rapportando le prime cento panchine bianconere di Lippi con quelle di Conte, il bilancio è nettamente favorevole all’ex Bari e Arezzo. Lippi, infatti, ha conquistato 59 vittorie nelle prime 100 in A con i bianconeri, attestandosi ad una percentuale del 59%. Segue a ruota anche il Trap, che nelle prime 100 panchine bianconere ( a cavallo di 4 stagioni) riuscì a centrare 53 vittorie, attestandosi così al 53%. 

CONTE VS CAPELLO – Dunque, percentuali importanti che consolidano la bontà del ciclo Conte: il paragone con Capello non regge da un punto di vista statistico, visto che il tecnico friulano arrivò solamente alle 76 presenze sulla panchina bianconera, ragion per cui possiamo fare un confronto solamente a ritroso, confrontando le prime 76 di Capello e Conte sulla panchina bianconera. Qui i numeri sono abbastanza elevati per entrambi, ma è Capello a spuntarla da un punto di vista numerico, conquistando 53 vittorie su 76 incontri disputati, contro le 50 vittorie di Conte (ricordate i 15 pareggi della prima stagione?): le percentuali sono chiare, con l‘attuale tecnico della Juventus fermo al 65,7 % contro il 69,7% di Capello. Ironia della sorte, appena ad un passo dal bilancio di Conte nel lungo periodo.

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