2018
Collina e Var, le due “battaglie” della Juventus in Europa
Per la Juventus Collina non è di certo il miglior designatore possibile: Agnelli continua la sua battaglia, così come per l’introduzione del Var
Il Var e Pierluigi Collina sono due cose da cambiare secondo la Juventus. Ancora scottata dalla sconfitta di Madrid in Champions League, la Vecchia Signora porta avanti le sue due battaglie per il calcio europeo. Tra Agnelli e Collina non corre buon sangue, secondo il presidente bianconero bisogna dare il via a una turnazione per il capo degli arbitri UEFA. Collina è lì da otto anni e rimarrà almeno fino al 2020, ma, a quanto pare, non sta riscuotendo successo. Non c’è solo Agnelli a volere la rimozione del fischietto emiliano dal vertice degli arbitri europei, si è allargato il partito degli anti-Collina. Il Comitato Esecutivo dell’UEFA, di cui Agnelli fa parte, fa registrare un certo imbarazzo. Di sicuro la questione Collina sarà l’ordine del giorno per le prossime riunioni e non è impossibile che si vada verso un clamoroso ribaltone. Si tratta, comunque, di voci di corridoio.
Collina e non solo: il caso Var
Non c’è solo Collina. La Juventus, ma pure altri club italiani e non, vogliono l’introduzione del Var in Champions League e in Europa League. Il presidente UEFA Ceferin non è d’accordo e pensa che ancora la tecnologia non sia stata messa a punto per renderla fruibile pure nelle coppe europee. Nel 2018-19 solamente la Premier League, la UCL e la UEL saranno senza Var: l’utilizzo partirà anche in Ligue One e in Liga, dopo l’avvio in Bundesliga, Liga portoghese e in Serie A. Ceferin prende tempo, non pare che voglia subito il video-arbitro nelle coppe, preferisce temporeggiare. L’impressione è che il Mondiale possa essere decisivo nella scelta della UEFA: qualora in Russia 2018 il Var non dovesse dare i risultati sperati, allora Ceferin si sentirebbe di aver ragione. In caso contrario, l’UEFA accelererà per l’introduzione.