2009

Juventus, cercasi partner d’attacco per Quagliarella

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TORINO – Il calcio non è una scienza esatta. E così capita che l’attacco bianconero, il più prolifico della serie A con 32 gol, finisca sotto esame. Ad eccezione di Quagliarella, rischiano tutti il posto. Il futuro bianconero di Amauri, Iaquinta e perfino Del Piero è avvolto da una fitta cortina di mistero. Quagliarella, l’ultimo arrivato dopo i no di Borriello e Di Natale, il sostituto del sostituto, è adesso imprescindibile. Capocannoniere bianconero con 9 gol, dal colpo di tacco contro l’Udinese alla rovesciata di ieri a Verona, è a un passo dalla doppia cifra ma punta addirittura a quota 20. Con il gol fantasma ingiustamente non convalidato a Catania, Fabio sarebbe il re dei bomber, sul trono con Cavani e Di Natale. Sinora una media strabiliante, appunto da oltre 20 gol stagionali, per uno che al massimo aveva fatto centro 13 volte con la maglia della Sampdoria, nella stagione 2006/07. Mentre Quagliarella si gioca la palma del miglior acquisto bianconero con Aquilani, Krasic e Storari, i suoi colleghi di reparto vivono una condizione diametralmente opposta. E qualcuno è già  in vetrina, in bella mostra vicino al sicuro partente Sissoko che, dopo l’esclusione di ieri a Verona, sembra ormai a un passo dal Wolfsburg. Il sostituto del maliano potrebbe essere il giovane centrocampista blucerchiato Andrea Poli, esploso con Delneri e scomparso con De Carlo.

IL CASO AMAURI – Stagione nerissima per Amauri, che non ha nemmeno vinto il Bidone d’Oro 2010 di quelli di Catersport, conquistato

dal suo connazionale Adriano sul filo di lana. In tutto l’anno solare, l’italobrasiliano della Juve ha segnato appena un gol in campionato (14 febbraio, Juve-Genoa 3-2). Annus horribilis, il suo, scandito da sfortune e infortuni: l’ultimo, il più grave, è una “preoccupante distorsione al ginocchio sinistro con sicuro interessamento del legamento collaterale interno”. Inizialmente lo staff medico bianconero aveva valutato in 40-50 giorni il periodo di riabilitazione. Ma a sentire le recenti dichiarazioni di Marotta i tempi si dilatano: “Amauri sta affrontando un problema al ginocchio, contiamo di riaverlo per la parte finale del campionato”. Ma se la Lazio o l’Aston Villa passano dal corteggiamento velato ai fatti, strappando magari uno sconto sulla valutazione di 12 milioni, alla luce dei bollettini sanitari, l’attaccante è pronto a partire. “Per ora non c’è nessuna novità  in merito a un distacco di Amauri dalla Juve – così l’agente Giampiero Pocetta -. Il giocatore sta lavorando per rientrare e non vuole assolutamente andare via. La Juve comunque può fare le scelte che vuole: se queste ci riguarderanno, prenderemo le dovute decisioni”.

I CASI IAQUINTA E DEL PIERO – Nessuno è incedibile, tutti hanno un prezzo. La regola si estende anche a Vincenzo Iaquinta, uno abituato a stare in vetrina. I rumors dall’Inghilterra proseguono: il Tottenham, scrivono oltremanica, deve rimpiazzare Robbie Keane, in rotta con il tecnico Redknapp. Gli Spurs sarebbero pronti ad offrire un contratto di due anni e mezzo al calabrese, già  inseguito nelle ultime due stagioni. La Juve si priverà  di lui soltanto in presenza di un’offerta rilevante, intorno ai 12 milioni. Il gruzzoletto verrebbe quindi reinvestito in un altro bomber di peso come Pazzini, Matri o il tedesco Mario Gomez del Bayern Monaco da affiancare a Quagliarella. Non è sul bancone dei saldi, ma non ha il posto fisso assicurato nemmeno Alessandro Del Piero. Il capitano andrà  in scadenza a giugno e da gennaio potrebbe liberarsi a parametro zero. La sensazione è che il suo accordo con la Signora verrà  prolungato di un altro anno, per permettergli di calcare nuovamente il palcoscenico europeo, possibilmente quello della Champions League, segnare nel nuovo stadio bianconero dove Alex porterà  il pallone del 1950 ricevuto due anni fa da John Elkann per conto di tutta la famiglia Agnelli. Il fratello-procuratore Stefano Del Piero è ottimista: “A gennaio discuteremo il prolungamento del contratto in scadenza”. Resta da capire la posizione del club che, per voce del suo presidente Andrea Agnelli, si riserva di valutare meglio le possibilità  di rendimento del suo tesserato: “Con Alessandro parleremo più avanti, verso marzo o aprile. Quattro mesi per un giocatore di quell’età  sono un tempo importante. Del Piero è un simbolo da ammirare e rispettare. Ascolteremo le sue esigenze, così come lui dovrà  ascoltare le nostre”.

HUNTELAAR, MATRI E PIAZON – Tutti dicono I love Juve. Dopo il calo di consensi dell’estate scorsa, la Signora piace di nuovo. “La Juventus è una delle squadre che ha scritto la storia del calcio mondiale, pochi sarebbero capaci a dire di no ai bianconeri”, parole e musica di Huntelaar, tornato grande con lo Shalke 04. Messaggi d’amore anche da Ilicic, la rivelazione del Palermo, che sogna di “giocare alla Juve, la squadra per cui ho sempre tifato”. Non è fatto della stessa materia dei sogni, invece, Alessandro Matri. Il bomber del Cagliari è seguito con attenzione, anche se per adesso il suo procuratore Tinti smentisce una trattativa con corso Ferraris. Nessuna smentita, invece, sul fronte Piazon, il nuovo Kakà  di quasi 17 anni che la Juve ha prenotato dal San Paolo: “Piazon è potenzialmente un grande giocatore – ha ammesso Marotta – . Ci piace molto, ma questo non vuole dire che sia già  nostro”.

Fonte | di Timothy Ormezzano per Repubblica.it

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