2014
Juventus, carica Allegri: «Giochiamo per il primo posto»
Il tecnico livornese: «Europa League? Non la considero nemmeno»
«L’obiettivo è il passaggio del turno, ma faremo di tutto per vincere con due gol di scarto. Non sarà semplice, perché loro concedono poco e sono pericolosi sulle palle da fermo. Qualificarci da primi ci consentirebbe di arrivare in modo differente al sorteggio». Massimiliano Allegri, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match con l’Atletico Madrid, non perde calma e ottimismo. E non si sbilancia nemmeno sulla formazione: «Morata o Llorente? Magari insieme, chi lo sa. Sono due grandi attaccanti, non hanno mai giocato insieme ma potrebbero trovare spazio entrambi».
NON SCHERZIAMO – Ottimismo è la parola d’ordine. Tant’è che Allegri di Europa League non vuole nemmeno sentir parlare: «Siamo due ottime squadre, l’Atletico Madrid ha vinto la Liga e ha perso una finale di Champions League quasi vinto. La Juventus sta facendo grandi cose in Italia, ora dobbiamo rientrare a giocare gli ottavi. Scivolone in Europa League? Non lo prendo nemmeno in considerazione. All’andata abbiamo commesso un errore e siamo stati puniti, ma domani è diverso: avremo con noi i tifosi e l’entusiasmo».
NIENTE TURNOVER – Dopo il pareggio di Firenze, il tecnico livornese dovrebbe tornare a schierare i giocatori titolari. Ma guai a parlare di turnover: «Faccio parte della Juventus e domani è fondamentale arrivare agli ottavi. Domani sera sarà una bella partita, sotto l’aspetto tecnico e dell’intensità. Noi dovremo cercare di vincere e loro di difendere il primo posto. Turnover? Claudio ha giocato quasi tutte le partite tra Juventus e Nazionale, per cui a Firenze ho scelto di farlo riposare. A me non piace parlare di turnover, ho una rosa importante che mi consente di cambiare a seconda delle partite. Giocando ogni tre giorni, è impensabile giocare con undici calciatori».
MOLTO IMPRECISI – In terra toscana, però, è arrivato un solo punto, al termine di una prestazione abbastanza sottotono: «È stata una partita difficile contro la Fiorentina, ma ne ero abbastanza consapevole. Giochiamo tutte le partite per vincere, ma il punto di Firenze è stato positivo. Certo, ci sono stati diversi errori negli ultimi metri, abbiamo creato poco». Sull’altra panchina ci sarà Simeone, in lizza per la vittoria del Pallone d’Oro degli allenatori: «Sta facendo un grande lavoro, vincere la Liga con colossi come Real Madrid e Barcellona è difficilissimo, come arrivare in finale di Champions League. Merita il Pallone d’Oro, ma anche Ancelotti e Loew non sono da meno».
FIDUCIA – Ottimismo, dunque, nonostante le difficoltà della gara: «Ho una squadra forte, capace di giocare una partita del genere. Abbiamo perso a Madrid e ad Atene in modo immeritato: polli in Spagna, imprecisi in Grecia. Il rendimento, però, è sempre stato costante. Siamo in buona condizione e potremo contare sull’apporto dei nostri tifosi. Al di là delle qualità tecniche, alleno una squadra dai valori morali importanti, senza cui non avrebbero potuto vincere tre scudetti di fila. Per migliorare il nostro rendimento europeo, dobbiamo passare il turno».