2013
Juventus, Buffon: “Voglio la Champions, ecco quando smetterò”
JUVENTUS BUFFON – Nella cornice della sala trofei dello Juventus Stadium, Hasan Salihamidzic ha intervistato l’amico, nonchè ex compagno, Gigi Buffon. Il portierone della Juventus e della Nazionale ha toccato tanti temi, sia per la formazione bianconera che per il proseguio della sua carriera, con una puntualizzazione sulla durata residua di quest’ultima: “Conte riesce a trasmettere tanto sul piano emotivo, poi ha un’incredibile cultura del lavoro che ha inculcato nella testa dei giocatori. La cosa bella, per la quale potrei invitare chiunque a seguirci, è che nel momento in cui lui parla, i concetti che trasmette non li avevo mai sentiti dire a nessuno, e sono così forti che riescono a trasportarti e a credere in ciò che stai facendo. E’ difficile trovarne un altro più bravo di lui. Questo è un ciclo in cui bisogna essere modesti e farsi venire delle buone idee, con le quali costruire qualcosa di importante. Obiettivi stagionali? Mi auguro di poter ripetere la vittoria in campionato, e sarebbe un’impresa per una squadra che un anno e mezzo fa arrivava settima. Sappiamo di essere forti, ma abbiamo anche la serenità di sapere che non siamo i più forti. in Europa. La Champions League mi manca, ed è un obiettivo che vorrei raggiungere, perchè sarebbe il giusto coronamento per la mia carriera. Vincerla altrove sarebbe una grande soddisfazione, ma vincerla con la Juventus è un’altra cosa. Qui ho passato momenti bellissimi e di sconforto, vivere 15 anni insieme e ottenere una soddisfazione così non avrebbe prezzo. Una grande offerta che ho rifiutato? Non è importante dirlo, perchè a me ha sempre dato fastidio sentir dire a un calciatore, ormai sul viale del tramonto, di aver rifiutato un’altra offerta, magari anche non vera. Comunque, non ne ho mai avute. Il rispetto reciproco che c’è con la società si può riassumere in un grande sentimento, che non è l’amore, perchè questo può finire, ma è sicuramente rispetto. Io voglio giocare fino a quando sono in Nazionale e fino a quando avrò motivazioni ed energie giuste per poter andare in campo e dire “oggi so che farò la differenza”. Nel momento in cui farò fatica a concentrarmi o non avrò stimoli, non avrò problemi a smettere, perchè dovrò avere rispetto per me stesso e per la mia carriera.“