Le dichiarazioni del capitano bianconero a fine partita.

JUVENTUS BUFFON – Intervenuto ai microfoni di “SkySport” al termine della partita, Gianluigi Buffon ha commentato la vittoria sul Livorno partendo dal traguardo delle 500 presenze in Serie A: «Ricordo bene il mio esordio. E’ stato il primo mattoncino, adesso ne abbiamo messi altri 499, più i 37 della Serie B a cui sono particolarmente legato. Sicuramente c’è buonumore, dopo la vagonata di gol presi a Firenze, quindi ci volevamo cinque partite senza prender gol. Abbiamo limitato gli errori individuali e devo dire che ci stiamo esprimendo molto bene e questo in vista della partita di Champions è un ottimo viatico», ha dichiarato il portiere della Juventus.

SGUARDO AL PASSATO – Buffon ha poi aggiunto: «Il Buffon di prima era diverso rispetto a quello attuale. Col tempo si tende a difendere ciò che si conquista. Le nuove regole non aiutano, perché in partita si rischia grosso nelle uscite, per cui il gioco non vale la candela a volte. Non volevo essere una meteora, le qualità mi hanno aiutato, ma soprattutto la testa ed una vita regolare fuori dal campo. Io il più forte? Devo dimostrarlo ancora, sicuramente mi sento più forte rispetto a prima, mi accorgo che quando sono bello concentrato difficilmente sbaglio la partita, però è anche vero che bisogna sempre dimostrare qualcosa, altrimenti poi bisogna smettere. Non mi sento il più forte, mi sento di dover sempre dimostrare qualcosa. Pallone d’Oro? Mancano tante cose per arrivarci, mi auguro che ci sia lo spazio per qualche altro trofeo. Se non sarà personale mi andrà bene ugualmente».