2017

Juve: Bonucci e le dieci cessioni bianconere più dolorose della storia

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Da quando il calcio è un business, tante sono state le cessioni illustri avvenute alla Juventus. Stiliamo la classifica della top-10: dall’affare Zidane alla new-entry Bonucci

Diciamocelo, il motivo che si cela dietro al clamore generale suscitato dalla cessione di Leonardo Bonucci dalla Juventus al Milan è che non ci saremmo mai aspettati una scelta così drastica per un giocatore che è stato la colonna e il simbolo della rinascita juventina degli ultimi anni. E’ da ricercare in questo ritratto del difensore numero 19, fino a poco tempo fa ribadito sia a parole che coi fatti (a dicembre Bonucci aveva rinnovato per altri quattro anni con la Juve) il sentore di scottante tradimento che aleggia tra i tifosi bianconeri. Perché si tratta di aver perso quello che era considerato come una delle ultime bandiere del calcio oltre che il futuro erede della fascia di capitan Buffon, e non semplicemente un ‘top- player’ di cui si troveranno costretti a fare a meno i Campioni d’Italia.

Dalla Juve pre- calciopoli alla penultima finalista di Champions nel 2015: le cessioni di Ibra, Cannavaro, Tevez, Vidal, Pogba e Morata

Sono state tante le illustri cessioni cui ha dovuto far fronte la Juventus negli ultimi anni, e in questo quadro Bonucci diventa solo una ‘new-entry’: ci ricordiamo ancora benissimo i protagonisti della squadra finalista di Champions nel 2015, ovvero Tevez, Vidal, Pogba e Morata, tutta gente che, seppur in situazioni ben diverse e per vari motivi, nelle recenti sessioni di mercato ha salutato la piazza torinese dopo che questa li ha fatti rilanciare o affermare. Ma basta andare ancora un poco più indietro nel tempo, fino ad arrivare alle precedenti Juventus che vincevano tanto come quella attuale, per ricordare altre “stelle” che dissero addio alla società di corso Galileo Ferraris: come dimenticare Ibrahimovic e Cannavaro, protagonisti nella rosa allora allenata da Fabio Capello, i quali, appena scoppiò il caso Calciopoli e la Juve fu condannata alla Serie B, non esitarono ad abbandonare la barca pur di salvaguardare le proprie carriere, anche a costo di andare dall’acerrimo “nemico” (Ibra all’Inter ricorda parecchio questo trasferimento di Bonucci ad una diretta concorrente).

Gli anni ’90, gli albori delle grandi cifre nel calciomercato e la fine delle bandiere: le cessioni di Vieri, Henry e Zidane

Non si può non citare, se si parla di una ‘top-ten’ dei giocatori venduti, l’affare Zidane, comprato nel 1996 a 7.5 miliardi delle vecchie lire dal Bordeaux e poi passato al Real Madrid per la cifra astronomica di 150 miliardi (sbalorditiva per l’epoca, e molto vicina a quella valsa il ritorno di Pogba allo United). Per concludere, in questo viaggio a ritroso tra i dieci addii più dolorosi avvenuti alla Juventus che abbiamo voluto fare, risaliamo agli anni ’90 quando Christian Vieri prima, e Thierry Henry poi, furono acquisiti da Atletico Madrid e Arsenal rispettivamente per 34 miliardi di lire e 10 milioni di sterline. Tutte, chi di più e chi di meno (ed eccezion fatta per Tevez, un calciatore che si avviava al tramonto), buone plus-valenze bianconere, seppur allo stesso tempo perdite importanti per una squadra che ambisce continuamente a migliorarsi e punta a vincere. Ma da quando il calcio è diventato un ‘business’, e non conosce più bandiere, anche questo fa parte del gioco.

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