2009

Juventus, Aquilani: “Costretti a vincere lo scudetto. Io traditore? Ma de che?”

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Alberto Aquilani ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato del suo presente alla Juve e del suo passato gialloroso, e ovviamente della sua volontà  di restare alla Juventus: “La Juve è obbligata a provarci, ma siamo una squadra in costruzione e le altre, per esempio il Milan, hanno qualcosa di più quanto a “nomi”. Noi abbiamo il “resto”: volontà , cuore, dedizione al lavoro. Perdiamo poco, subiamo pochi gol. Spero di convincere i dirigenti a investire i 16 milioni che servono per riscattarmi. Alla Juve vorrei aprire un ciclo, mio e di squadra. Sedici milioni sono tanti, masi può trattare, compensare in altri modi. Il traditore? Traditore “de che”? (in romanesco, ndr). I romanisti veri sanno come sono le andate le cose. La Roma ha ricevuto una grande offerta dal Liverpool, io la proposta di un contratto importante. Difficile rifiutare. Non ho smesso di ritornare a Roma. Mai avuto problemi. I complimenti di Prandelli? Lo ringrazio, però a Roma diciamo che le parole stanno a zero. I complimenti vanno confermati sul campo”.

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