2013
Juventus, ancora Tevez: «Musica vera passione, il mio sogno è oggi»
JUVENTUS TEVEZ GOLF MUSICA F1 – Direttamente dal sito web ufficiale della Juventus arrivano altre parole in anteprima dell’intervista rilasciata da Carlitos Tevez al magazine bianconero, Hurrà Juventus. Queste le dichiarazioni di un ‘inedito’ Tevez, che apre anche le porte alle sue passioni extracalcistiche: «Sono stato a lungo restio all’idea di mettermi in Facebook o Twitter (Facebook ancora non ce l’ho). Mi sono registrato su Twitter solo qualche settimana fa proprio per il tema delle magliette dei quartieri. Ho sempre voluto mantenere una certa riservatezza sulla mia vita privata, fino a quando non mi sono reso conto che uno può scegliere di avere un profilo con un livello di privacy più o meno alto. Perciò, scrivo più di temi relativi al calcio e cerco di trasmettere alla gente più questo aspetto piuttosto che il Carlitos familiare, con sua moglie e due figlie. È sempre difficile mantenere i limiti della privacy».
FONDAZIONE – Si parla poi dell’aspetto filantropico: «Attraverso la fondazione cerco di aiutare i bambini del mio quartiere. È un’organizzazione molto piccola che mantengo per cercare di dare una mano alla mia gente. Abbiamo una mensa, dove serviamo colazione, pranzo e cena a tutti i ragazzi di “Fuerte Apache”. Io ho avuto la fortuna di andarmene, la fortuna di essere stato toccato da Dio e ho potuto giocare al calcio in tutto il mondo. Per questo oggi sono conosciuto e ho la possibilità di aiutare il prossimo, cosa che mi rende felice».
TORINO DIVERSA – Se Torino è simile a Manchester? «No. Direi proprio di no. Sono due città molto, molto diverse. A livello culturale, il modo di vivere italiano è molto più vicino a quello argentino: si dà grande importanza alla famiglia, si mangia tutti insieme, si sta uniti, si fa amicizia con facilità, che tu sappia o no la lingua. Qui cercano sempre di capirti. Credo che tutte queste cose rendano Torino molto diversa da Manchester».
PROGETTI – «Sto cercando di tornare a divertirmi. Di sorridere di nuovo su un campo di calcio. Non è che abbia perso completamente tutto questo, ma alla fine uno si stanca dopo tanti anni di essere sotto costante pressione. L’allegria si smorza, si perde un po’ l’entusiasmo dei campetti di calcio in terra che ti porti dentro, e che è stato ciò che ti ha fatto diventare importante. Ora cerco di rivivere questa sensazione ineguagliabile, che ti permette di godere ancora una volta del calcio».
MUSICA – «La musica è per me una vera passione. Influisce nell’animo. Ci sono momenti in cui ti può dare allegria ma, in altri, una grande malinconia. Ho fatto alcune cose con “Piola Vago”, il gruppo di mio fratello, una maniera per passare più tempo con i miei amici. Sì, certo, è una valvola di sfogo, ma si tratta anche, come ti dicevo, di stare più con i miei amici, tutte persone con cui, per ragioni professionali (allenamenti, ritiri, ecc…), non riesco a trascorrere molto tempo. La passione che condividiamo per la musica mi ha permesso di stare con loro di più».
MODA – «Nel disegno degli abiti della mia linea TVZ sono sempre stato aiutato da un amico che lo fa di mestiere. Mi è sempre piaciuto il settore dell’abbigliamento. Lui disegna alcuni dettagli o accessori e io gli dico dove metterli, dove mi piace di più. Per esempio, collocare un logo sulla manica o sulla schiena. Io gli do sempre il via libera e il tocco finale».
FORMULA 1 – «Unica. Pensa che da ragazzino sognavo di avere una Ferrari e vedevo sempre le corse in televisione, immaginandomi come poteva essere questo mondo. E ritrovarmi nel box, invitato dalla Ferrari, vedere da vicino le macchine, i motori e tutto il resto, è stato qualcosa di straordinario».
GOLF – «Nel golf ritrovo me stesso. Impari giorno dopo giorno a conoscere te stesso. Per esempio, se sbagli un tiro, fai un colpo errato, e perdi le staffe e getti via la mazza o la spezzi, ti tolgono la tessera score. Devi imparare a gestire questi momenti, non puoi avere atteggiamenti sbagliati mentre stai giocando con altre persone. Allora cominci ad amministrare questi tempi che solo il golf ti dà. Siamo noi gli avversari di noi stessi di fronte alle difficoltà del campo. Ciò aiuta a conoscersi e, mano a mano che uno si conosce, cresce. È l’aspetto più bello del golf».
SOGNI – Tevez conclude: «Il mio sogno è adesso. È oggi. È stare nella Juve, vivere questo presente stupendo. Non posso chiedere di più. Lo vivo giorno dopo giorno. Desidero ciò che ho, stare nella Juve, sentirmi bene, vivere il momento che sto vivendo. Per questo bisogna continuare a lavorare, per andare avanti così».