2015

Juventus, Allegri: «Siamo favoriti ma sarà difficile»

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Il tecnico della Juventus: «Col Monaco più complicato che col Borussia»

Vigilia importante, quella di oggi, per Massimiliano Allegri e la sua Juventus. Dopo la sconfitta di Parma, ecco che a Torino domani arriverà il Monaco, per giocare la gara valida per l’andata dei quarti di Champions League. Allegri non ha bisogno di sottolineare l’importanza della gara, e ha parlato così in conferenza stampa partendo dagli infortunati: «Pirlo e Barzagli sono in buone condizioni, così come sono stati recuperati Tevez e Buffon. Pirlo non gioca da 45 giorni, Barzagli si è fermato per un affaticamento: dovrò decidere se schierarli entrambi, uno solo o nessuno. Nell’ultimo allenamento di domani deciderò il da farsi. Per quanto riguarda le possibilità che Pogba giochi il ritorno sono pari a zero. Domani non ci sarà, ma per fortuna ho giocatori in grado di sostituirlo, non con le stesse caratteristiche, ma a centrocampo possiamo giocare bene lo stesso».

FAVORITI – Allegri ha proseguito: «Il Monaco ha meritato ampiamente il quarto di finale, anche se è stato una sorpresa. Nel girone eliminatorio hanno eliminato Zenit e Benfica, ha fatto 7 gol e subiti 4, in Francia hanno la miglior difesa. Sono una squadra organizzata, il loro allenatore è molto bravo, e se vorremmo passare il turno dovremmo fare due belle partite, perchè è la stessa qualificazione del Dortmund. Domani occorrerà molta pazienza, sapendo che domani la questione non si risolverà: tutti lo vorremmo, ma sarà molto difficile. Bisognerà fare attenzione, perchè poi potremmo non avere occasione per rifarci. In un quarto di finale una squadra può essere un po’ più favorita dell’altra, ma per noi sarà difficile arrivare in semifinale, se non giocheremo con la stessa intensità tecnica e mentale messa in campo col Dortmund. Queste due gare sono molto più complicate».

EVRA – Su Evra: «Sta facendo una buona annata. Sono soddisfatto per l’ultima parte della stagione, perchè nei primi mesi ha avuto il periodo d’adattamento. Ha grande personalità e credo sia cresciuto molto. Ha giocato per tanti anni un calcio completamente diverso, ma è un ragazzo intelligente e si è subito calato nel campionato italiano. Sta facendo bene».

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