2013
Juventus ai quarti di Champions: missione compiuta
Azzeccare la formazione che la Juventus avrebbe schierato contro il Celtic Glasgow nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League sarebbe stata una missione impossibile tra rischio squalifiche, acciaccati e giocatori da tenere a riposo. D’altronde i bianconeri, forti del 3-0 maturato al Celtic Park due settimane fa, potevano permettersi il lusso di un ampio turnover. Ed alla fine Antonio Conte ha un po’ stupito tutti schierando Padoin e Peluso sulle fasce al posto del diffidato Lichtsteiner e dello stanco Asamoah, sempre alle prese con le fatiche della logorante coppa D’Africa. Per il resto confermata le rinunce a Marchisio, anch’egli diffidato e sostituito da Pogba, e a Chiellini, sempre debilitato da una caviglia dolorante dopo la sfida interna contro il Siena che ha segnato il suo ritorno al calcio giocato a due mesi dalla lesione al polpaccio. Davanti la coppia formata da Matri e Quagliarella, che non giocava insieme da 14 mesi.
TANDEM DI RISERVA – E sono stati proprio loro due a decidere la sfida con due gol facili facili. L’1-0 è arrivato dopo 23’ minuti ed è stato realizzato dal numero 32 bianconero che, sfruttando una corta respinta di Forster sul diagonale del suo partner d’attacco, ha appoggiato comodamente in rete. Un gol liberazione per lui dopo che la prima gioia europea, firmata due settimane fa a Glasgow, gli era rimasta in gola per colpa dell’arbitro Undiano Mallenco che erroneamente aveva assegnato il gol a Marchisio, abile a ribattere in rete sulla respinta della difesa, nonostante la sfera avesse già attraversato la linea di porta. Errore poi corretto dalla Uefa poco prima dell’intervallo. Ottavo sigillo stagionale per “Mitra Matri”, il secondo in Champions League. Il raddoppio è arrivato al 20’ della ripresa grazie ad una magia di Pirlo rifinita da Vidal e trasformata in oro da Quagliarella che da pochi passi, a porta spalancata, non poteva proprio sbagliare. Il numero 27 juventino, che ha raggiunto Giovinco in cima alla classifica dei cannonieri juventini e che è capocannoniere di coppa con 4 reti, non segnava dal 26 gennaio, ovvero da Juve-Genoa (1-1).
POCO CELTIC – In mezzo, tra il primo e il secondo gol della Vecchia Signora poco o nulla da parte degli scozzesi che ci hanno provato soltanto in un paio di occasioni. 120 secondi prima del vantaggio dei padroni di casa Ledley ha sfiorato l’incrocio dei pali con Buffon immobile. Un tiro che, se fosse entrato, avrebbe potuto cambiare, seppur di poco, l’inerzia della partita, non della qualificazione. A dieci minuti dall’intervallo Hooper aveva mancato d’un soffio il tap-in ravvicinato su un bel diagonale di Samaras, assente all’andata per infortunio. Poco Celtic, ma d’altronde la missione era impossibile dopo il 3-0 maturato all’andata. La Juventus alla fine ha centrato l’obiettivo rispettando il pronostico: qualificazione ai quarti di finale conquistata, come nel 2004/05 quando sulla panchina bianconera c’era il totem Fabio Capello. Un’impresa storica considerando che questa Juve, prima dell’avvento di Conte, arrivava da due settimi posti ed ora ha ripetuto l’impresa di quella grande squadra che aveva in rosa giocatori del calibro di Camoranesi, Ibrahimovic, Thuram, Cannavaro, Nedved, Trezeguet e Del Piero. Nota di colore: l’imbattibilità di Buffon in Europa è salita a 490 minuti. L’ultimo gol subito in assoluto dalla Juventus in competizioni europee risale al 23 ottobre scorso quando impattò 1-1 in casa del Nordsjaelland. Da allora si contano i restanti 40′ di quel match, più le intere partite vinte contro il Nordsjaelland (4-0 casalingo), il Chelsea (3-0 interno), lo Shakhtar Donetsk (1-0 fuori casa) e il Celtic (3-0 esterno).