2013
Juventus, Agnelli: «Vincere è complicato, rivincere ancor di più»
JUVENTUS SERIE A AGNELLI – In mattinata Andrea Agnelli ha parlato durante l’Assemble degli Azionisti: ecco i passaggi più significativi, riportati dal sito ufficiale della Juventus: «La giornata odierna segna il punto finale della stagione 2012-2013, un’annata che ha visto la Vostra Società continuare in campo e fuori dal campo nel progresso intrapreso nelle ultime tre stagioni. Il bilancio sottoposto oggi all’approvazione di questa Assemblea segna ricavi record e ricongiunge questa Juventus alla sua storia. Il campo aveva già precorso i tempi e ci aveva visto riportare a casa lo scudetto nel 2011-2012, ma il bilancio che avete tra le mani ha un significato particolare poiché segna un sensibile avvicinamento al pareggio operativo, confermando comunque il risultato sportivo, cioè il successo sul campo: 2° scudetto e 2° Supercoppa consecutivi».
NON BASTA – «Le vittorie e i record sono destinati ai registri e agli albi d’oro. Il nostro compito è costruire il futuro. Il fatturato di oggi colloca la Juventus nella top ten mondiale. Il record precedente la poneva tra le prime tre società al mondo. E’ un dato di fatto. In 10 anni si è perso molto terreno».
SERIE A KO – «A distanza di un anno dal nostro ultimo incontro, la situazione del calcio italiano rimane immobile: l’ho scritto nella recente lettera indirizzatavi e lo confermo oggi. La perdita di competitività di sistema è talmente palese che solamente un irresponsabile può negarla. La Juventus potrà continuare ad essere competitiva in campo internazionale ed equilibrata finanziariamente solo se sul fronte dei ricavi il sistema la metterà in grado di esprimere completamente il proprio potenziale. Non è un alibi».
MESSAGGIO – «La Lega di serie A deve avere il coraggio di prendere in mano i propri destini, deve trovare una nuova capacità di dialogo con le istituzioni sportive e con i policy makers, deve affrontare i problemi con maggiore serenità e volontà di creare in sé ed intorno a sé un consenso, senza il quale continueremo ad avere stadi decrepiti e mezzi vuoti, componenti della medesima Federazione che perseguono obiettivi particolari e non sistemici, tutele inadeguate dei nostri marchi di fronte agli abusi e alla contraffazione, leggi cervellotiche che si propongono di limitare la violenza, ma ottengono solamente di limitare l’accesso ai tifosi e agli appassionati».
MA LA JUVE E’ OK – «Dopo aver affrontato una dura fase di ristrutturazione societaria, iniziata con l’elaborazione del piano industriale, entrato oggi nella sua terza stagione, la Vostra Società ha i mezzi e le competenze per aumentare l’internazionalizzazione del proprio brand, dopo una fase di appannamento, causata principalmente dai deludenti risultati sportivi e dalle vicende giudiziarie, su cui ci siamo espressi molte volte e sulle quali la mia opinione non è cambiata. La Vostra Società ha basi solide, anche grazie al Vostro sostegno, e i muri di questo stadio lo testimoniano. In poco più di due anni questa struttura è diventata un punto di riferimento in Italia ed è già stata scelta dall’Uefa per ospitare la finale di Europa League, un evento che porterà decine di migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo a visitarla e milioni di tifosi a vederla sui propri teleschermi».
STORIA – «Dal 2010 la Juventus ha esercitato una progressiva attrazione di nuovi talenti sia in campo sia fuori dal campo. Tutti si sono messi al servizio, tutti hanno potuto esprimere le proprie capacità al servizio di un disegno comune e condiviso, tutti hanno il desiderio di continuare. Ce l’hanno Paratici, Nedved, Conte e i ragazzi che sanno da tempo di avere un’occasione unica per entrare nei libri di storia bianconera, agguantando il terzo scudetto consecutivo, un’impresa di grande difficoltà. Perché vincere è sempre complicato e richiede l’impegno strenuo di ogni componente. Rivincere lo è ancora di più».