2017

Agnelli, l’avvocato Grassani: «Richiesta pesante. Juve, nessun patteggiamento»

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30 mesi di squalifica ma non solo, tiene banco il processo ad Andrea Agnelli circa il caso biglietti: ecco le dichiarazioni dell’avvocato Mattia Grassani

30 mesi di inibizione e 50 mila euro di ammenda, richieste pesanti del procuratore federale per il presidente della Juventus Andrea Agnelli per il presunto caso di bagarinaggio relativo ai rapporti intrattenuti con alcuni esponenti della ‘ndrangheta. Intervenuto ai microfoni di Radio Deejay, l’avvocato Andrea Grassani ha fatto il punto della situazione: «Le richieste della procura federale rappresentano solo la posizione dell’accusa, a breve il Tribunale si esprimerà in primo grado. Le richieste sono molto pesanti: oltre ai 30 mesi, multe, partite a porte chiuse e sanzioni pecuniarie per la Juventus. Il quadro è incerto, separerei Andrea Agnelli presidente della Juventus e tesserato FIGC, e quello presidente dell’ECA e membro UEFA».

Prosegue l’avvocato Grassani: «In Italia la sua carica verrebbe congelata, mentre a livello europeo è presidente di una associazione di diritto privato e all’ECA non cambierebbe nulla. Solo dopo il terzo grado con eventuale sanzione definitiva e con squalificare superiore ai 12 mesi, non potrebbe partecipare alle riunioni UEFA. Danno di immagine? Sarebbe molto rilevante, per questo motivo la Juventus ha scartato l’ipotesi patteggiamento: di fronte a una richiesta così alta da parte del procuratore federale, ogni proposta sarebbe rifiutata».

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