2013

Juventus, Agnelli: «Possiamo spendere per un top player, ma dobbiamo saperlo fare»

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JUVENTUS AGNELLI SERIE A – Intervistato dai microfoni di ‘Tuttosport’, Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha parlato del lavoro che lui ed altri presidenti stanno facendo in Lega: «Io e altre sette società – spiega – ci siamo battuti per ottenere l’intesa sui diritti televisivi, il che compoterà 450 milioni di euro in più in 6 anni alla Lega e una struttura di commissioni in più in linea con il mercato. Barbara Berlusconi? Il suo ingresso è sicuramente positivo nel mondo del calcio e del Milan, e il suo compito sarà agevolato dalla presenza di Adriano Galliani, il dirigente ad alto livello più importante che ci sia nel calcio italiano».

APPEAL – «Mancanza di appeal? Oggi il nostro calcio è visto come una destinazione di transito, ma con un processo nel medio-lungo periodo possiamo tornare a competere ad alti livelli. Il problema è che il calcio si compone di due strumenti: il contenuto, quindi i giocatori, e i contenitori, cioè gli stadi. Ed il nostro compito è quello di fare in modo che i contenitori siano accattivanti: gli stadi devono essere più accoglienti, meglio illuminati e con un manto erboso adeguato allo spettacolo da vedere sul campo. E ci guadagnano in questo modo anche le società: penso allo Stadium, che ci ha portato da 11 a 140 milioni di ricavi».

MORATTI – «Con Moratti ho parlato e, nonostante la tristezza per la scelta, è comunque felice per aver lasciato la società a Thohir. Il tycoon indonesiano mi sembra molto entusiasta e, nonostante l’assenza di Moratti, la rivalità non cessa: resterà per sempre il derby d’Italia».

JUVENTUS – «Curve chiuse? Bisogna saper distinguere la lotta al razzismo dalla discriminazione territoriale, che esiste da almeno 25 anni e che, sino all’anno scorso, veniva punita solo con un’ammenda. Improvvisamente c’è stato un inasprimento della pena. Istanbul? Abbiamo fatto il massimo per rinviarla, ma i vertici Uefa ci han detto che bisognava giocarla. E’ stato un danno di immagine e, potenzialmente, economico: il nostro obiettivo, quello per cui lavoriamo, è arrivare a 300 milioni di fatturato al netto della Champions, in modo da poterci autofinanziare. Poi i soldi bisogna saperli spendere…».

MERCATO – «Non vedo una Juventus senza Conte e Pirlo: entrambi stanno bene da noi e rinnoveranno per molto tempo. Pogba? E’ la realtà: diventerà uno dei centrocampisti più forti al mondo e sarà difficile trattenerlo, ma il prolungamento, almeno in questo periodo, ci può stare. Llorente e Tevez sono ottimi colpi di Marotta, Paratici e Nedved, poi Conte è stato eccezionale a valorizzarli. Mercato? A gennaio c’è la riparazione, e non mi sembra che ci sia nulla da riparare, a giugno vedremo. Vucinic via? Chiedete a Marotta».

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