Coppe Europee
Juve: Vlahovic pensa alla Fiorentina o al Nantes?
Fiorentina e Nantes nel giro di pochi giorni per la Juve e il rientrante Vlahovic: ecco come è andato finora alla vigilia delle sfide europee
Sul Corriere dello Sport odierno, Filippo Bonsignore esalta la prestazione di Dusan Vlahovic a Salerno. Non solo e non tanto per la doppietta realizzata (mentre il suo contributo al raddoppio di Kostic è stato una clamorosa ciccata di destro). A colpire di più è stato l’aspetto fisico: «79 minuti sempre con l’acceleratore premuto, a cucire il giovo offensivo, a duettare con i compagni, a cercare lo spunto personale, con potenza e velocità. E forse è questo il lascito migliore e più importante in prospettiva della vittoria di martedì: Vlahovic si sta avvicinando alla migliore condizione, dopo un lungo periodo buio dovuto alla pubalgia».
In pratica, la punta serba ha messo in atto la previsione di mister Allegri alla vigilia della gara, che aveva riportato indietro le lancette del suo status dichiarandolo tirato a lucido come quando era arrivato da Firenze lo scorso anno. E lui, oltre che sul campo, ha risposto così a proposito del suo livello di forma: «Ho ancora bisogno di un paio di partite per entrare in ritmo ma sto dando il 100% e giocando arriverò al top».
Domenica Juventus-Fiorentina sarà una gara che certamente accumulerà un discreto stress su Vlahovic, anche se la situazione di classifica senza obiettivi concretamente avvicinabili e il giocare a Torino invece che a Firenze sono fattori che possono contribuire nel diminuire la classica pressione da ex. Piuttosto, il pensiero potrebbe andare al prossimo Juventus-Nantes, appuntamento europeo di 4 giorni dopo che non va assolutamente sbagliato. In tal senso, è interessante vedere come Dusan si sia comportato in campionato alla vigilia degli appuntamenti europei in questa stagione.
Che – com’è noto – non sono state esattamente delle passeggiate di salute e hanno mostrato una Juve scarica nelle idee, nel gioco e quel che è peggio nei risultati, tali da aver “retrocesso” la squadra in Europa League.
1) Fiorentina-Juventus 1-1. Alla vigilia dell’esordio a Parigi, Allegri lo lascia in panchina per tutti i 90 minuti. Non che gli risparmi fischi, quelli arrivano lo stesso. Ma in una gara infuocata, preferisce Milik, che lo ripaga con un gol. Domenica la risorsa polacca non è possibile. Se Dusan restasse nuovamente fuori per Kean farebbe rumore, ma l’allenatore bianconero è capace di sopportare questo e ben altro (ma non lo farà, mancano 4 giorni all’Europa).
2) Juventus-Salernitana 2-2. Prima di Juve-Benfica Vlahovic sta 90 minuti in campo. Lotta, ma non è una gran serata. Quella contro i lusitani sarà anche peggio, per lui e per tutti i presenti.
3) Juventus-Bologna 3-0. Il miglior nesso tra Serie A e Champions League. Il 9 bianconero segna sia nella prima che nella seconda circostanza contro il Maccabi Haifa all’Allianz. Se lui e la Juve fossero riusciti a tenere questa coerenza di rendimento, oggi si racconterebbe un’altra storia (penalizzazioni permettendo).
4) Milan-Juventus 2-0. Una serie horror. Che non va in scena su qualche piattaforma ma prima a San Siro e poi in Israele. Recitazione pessima in entrambi gli episodi, non riesce mai a incidere e finisce per incupirsi anche per i tanti momenti trascorsi senza ricevere palloni giocabili. La condizione peggiore per un attaccante che vorrebbe spaccare il mondo e guardandosi attorno si rende conto che il mondo sta spaccando lui e ogni suo compagno.
5) Juventus-Empoli 4-0. Poker bianconero ma lui a secco, nonostante si fosse risvegliato nel derby. Nel successivo naufragio di Lisbona è tra i pochi che si salvano, contribuendo al gol di Kean. Il suo 2022 con la Juventus finisce qui. Non ci sarà all’ultima di Champions col Psg e neanche nelle restanti gare di campionato.
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