Hanno Detto
Juve, un membro del CdA sul bilancio: «Ho pianto, troppo disagio»
Le parole di Daniela Marilungo, 52 anni, membro indipendente del CdA della Juventus in merito all’indagine in corso
Il Corriere della Sera riporta le parole di Daniela Marilungo, membro indipendente del CdA della Juventus, ai pm.
Questo quanto raccontato: «La decisione la stavo meditando ma non era proprio nell’aria; a fronte dell’ultimo cda, dopo una notte insonne, mi sentivo a disagio». Il giorno precedente «sia Andrea Agnelli che John Elkann, ci avevano comunicato a noi consiglieri indipendenti che Laurence Debroux e Suzanne Heywood (consiglieri non indipendenti, ndr) avevano preannunciato a loro volta le dimissioni». Pausa: «Questa notizia fa scattare il timing delle mie dimissioni» e a sera, «mi faccio un bel pianto liberatorio». Non sarebbero bastate le rassicurazioni di Andrea Agnelli, che «sarebbero state prese tutte le misure necessarie per portare la società in una situazione di tranquillità», e la disponibilità di John Elkann nel fornire ai consiglieri ulteriori informazioni, mettendo a disposizione anche il proprio numero di cellulare. È il 24 novembre, il giorno di un cda «caotico, intenso e personalmente molto stressante». È solo l’inizio, perché le vengono chiesti i contatti del suo legale, che però respinge i civilisti che seguono la Juve: «Parlo solo con i penalisti». Il clima si scalda ulteriormente, poiché nei giorni successivi Marilungo continua a ricevere mail di convocazione, al che l’avvocato chiama quelli bianconeri dicendo che «se Juventus non rettifica questa cosa, va subito in Procura e denuncia tutti».
C’era il bilancio da approvare, la società di revisione Deloitte che aveva espresso riserve, mentre continuavano ad arrivare pareri di consulenti rassicuranti (ad esempio che «per le manovre stipendi non c’è una constructive obligation, cosa per noi importante»). Con le slide avevano, già il 15, spiegato «che se il consiglio non depositava il bilancio non ci potevamo iscrivere in Serie A». Una «spada di Damocle» dalle conseguenze «non solo contabili ma anche sportive». Ma senza informazioni, le decisioni erano «complesse» e «il timing pressante», e Agnelli «in maniera chiara» voleva andare avanti con il bilancio «senza restatement». Nello stesso giorno del cda, in una riunione informale, i 4 consiglieri indipendenti erano stati portati nel suo ufficio: lì c’era Elkann. «Prende la parola: «Sono venuto qui per rassicurarvi e dirvi tutto quello che volete richiedere sulla situazione che Andrea vi ha indicato». Marilungo fa notare «la sfumatura» con il cugino. «Mentre Agnelli ha detto “Queste sono non indipendenti, erano impaurite”, Elkann disse che in tutti i modi avevano cercato di dare supporto e mezzi alle signore per farle stare tranquille». Poi chiuse così: «Avete tutta la mia comprensione e stima, decidete the course of action, sappiate che per qualsiasi ulteriore richiesta di informazione sono a disposizione».