Tudor si presenta: «Alla Juve conta solo vincere»
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Tudor si presenta: «Alla Juve non esiste essere giovani, conta solo vincere. Vlahovic è fortissimo, su Yildiz e Koopmeiners…»

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Le parole di Igor Tudor, nuovo allenatore della Juve, nella conferenza stampa di presentazione in bianconero. Tutti i dettagli

Igor Tudor ha parlato nella conferenza stampa di presentazione alla Juve.

VLAHOVIC – «Ha fatto un bel gesto ma anche qualcun altro. È un giocatore fortissimo, sono felice di allenarlo. Non sono parole ma fatti, è speciale e ha tutte le doti che deve avere un giocatore di prima classe. È un motivatore, trascinatore, viene da un momento così. Abbiamo parlato, ha voglia di ripartire. C’è lui, c’è Kolo Muani, possono giocare insieme, si può fare tutto. L’importante è avere giocatori forti se no un allenatore non può fare niente. Ci sono giovani, è bello e stimolante. Ci vuole tutto ma quando c’è gioventù è una cosa bella».

KOOPMEINERS E YILDIZ – «Quando un giocatore è forte è facile trovare il ruolo. Ho visto tutti i ragazzi dispiaciuti, perché quando un allenatore va via è anche responsabilità loro. Allo stesso tempo li ho visti vogliosi, motivati di ripartire. Koop uguale, Kenan è un altro. Sono due giocatori con caratteristiche rare che possono e devono fare gol. Io proverò a trovare le posizioni giuste per farli rendere di più, questo è il mio obiettivo. Devono sentirsi a loro agio nel giocare dove possono rendere di più».

LEADER DELLA SQUADRA – «Qualcuno l’ho conosciuto ieri, non posso dirlo dopo due o tre ore. Vero che questa gioventù, le generazioni sono diverse. La cultura è diversa di 20/30 anni fa, prima c’era tanta più personalità ovunque. Ma va anche detto che è stata presa una strada di cambiamento. Vero che sono anche tanti giocatori e può rallentare il percorso di crescita di una squadra. Questo aspetto è sottovalutato. Ma quando sei alla Juve non frega niente se sei giovane o vecchio, devi vincere e crescere in fretta. È un lavoro di tutti. La Juve è quel club che fa le cose giuste scegliendo le persone giuste. Se si sbagliano persone non si fa bene, ma questa è sempre stata la forza qui. Poi la cultura del lavoro me l’hanno trasmessa questi 7/8 anni qui, l’umiltà di Del Piero, Zidane, Montero. Si gioca Champions mercoledì si vince, si gioca con una squadra un po’ meno forte poi in casa ma allo stesso tempo nel riscaldamento c’era una voglia se non di più uguale a quella partita… Questo ho provato a trasmetterlo nelle squadre in cui ho allenato e voglio trasmetterlo anche qua».

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DI TUDOR SU JUVENTUS NEWS 24

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