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Torino, pugno duro Vanoli verso il derby con la Juve: dal porte aperte al discorso alla squadra, il tecnico detta la linea
Pugno duro di Paolo Vanoli pre Juve Torino, dall’allenamento a porte aperte al discorso alla squadra, anche modulo ed errori difensivi, la linea derby
Nella Torino calcistica è iniziata una settimana speciale: quella del derby della Mole, quella che ci porta a Juve Torino. Sabato sera alle ore 20e45 infatti, bianconeri e granata si ritroveranno ancora una volta uno di fronte all’altro, tra le mura di un Allianz Stadium che si preannuncia gremito. Lo sa bene Paolo Vanoli, che ieri – intervenuto in conferenza dopo la sconfitta con la Fiorentina – ha sintetizzato la stracittadina piemontese come ‘La partita’.
A tal proposito, ieri sera proprio prima di presentarsi davanti ai cronisti, Vanoli si è preso tutto il tempo necessario per parlare coi suoi ragazzi. Nessuno può sapere con esattezza cosa il tecnico abbia detto al Torino nello spogliatoio post gara. Quel che è certo, è che il colloquio c’è stato, e non è stato breve. D’altronde, dopo cinque sconfitte inanellate nelle ultime sei di campionato l’atmosfera in casa sabauda non può essere delle più idilliache.
Per quanto dolorosa però, la ferita aperta dalla debacle con i gigliati (complice il gol, ironia del destino, confezionato dall’ex bianconero Moise Kean) appartiene ormai al passato. Da quest’oggi sforzi ed energie saranno tutti focalizzati verso Juve Torino. Al Filadelfia, Vanoli dovrà decidere se concedere il ‘canonico’ giorno di pausa dopo la partita, ma soprattutto, potrebbe aprire le porte ai tifosi per un allenamento a porte aperte. Magari, nella giornata di mercoledì sei novembre o in quella di giovedì sette.
Tanti i sé nella testa del tecnico, come quelli relativi alle condizioni di Che Adams. Sarà difatti necessario aspettare ancora qualche ora per poter sottoporre l’attaccante scozzese agli esami del caso, giusto il tempo per far ‘asciugare’ la contusione all’interno coscia accusata a inizio gara. Insomma, nella settima di Juve Torino i punti interrogativi non mancano, starà al tecnico e ai suoi giocatori trasformarli in certezze.
Si riparte dai tanti, troppi, errori difensivi palesati dai granata, costati cari anche contro i rivali allenati da Palladino. Al di là di una reazione di carattere Vanoli si aspetta una maggior attenzione su quei dettagli che – come confessato dallo stesso nativo di Varese – nel calcio possono fare la differenza. Poi si penserà anche al resto: come il modulo e l’eventuale difesa a tre o a quattro da schierare nel giardino della Vecchia Signora.