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Juve Torino, i tifosi già pensano al derby: cos’è successo dopo il match con la Fiorentina
Inizia la settimana di Juve Torino, i tifosi granata già pensano al derby della Mole, cos’è successo con la Fiorentina, ipotesi seduta porte aperte
Sei giorni, una manciata d’ore e poco più ci separano da Juve Torino e all’appuntamento con i rivali cittadini i granata di Paolo Vanoli arrivano nelle condizioni (forse) peggiori possibili. Il Toro si avvicina infatti alla stracittadina piemontese ferito nella classifica: con cinque sconfitte inanellate in Serie A nelle ultime sei partite. Nella rosa: con l’ultimo infortunio di Che Adams (attesi tra oggi e domani gli esiti degli esami a cui verrà sottoposto lo scozzese). E, soprattutto, nel morale. Per la prima volta dall’inizio della stagione non a caso, una cascata – rumorosa quanto significativa – di fischi, ha accolto l’uscita dal campo di Saul Coco e compagni.
E’ successo ieri, in occasione del triplice fischio di Torino Fiorentina, quando l’arbitro La Penna ha sentenziato la fine del match valido per l’11ª di Serie A e dunque il ko dei padroni di casa contro i ragazzi allenati da Raffaele Palladino. Mugugni e lamenti sono piovuti dalle tribune del Grande Torino, che fino a quel momento aveva sostenuto con vigore i propri beniamini per tutto l’arco dei novanta minuti.
Accortasi di quanto stava avvenendo nell’impianto, la formazione capitanata da Tony Sanabria si è allora portata ai piedi della Curva Maratona e anche lì, in un primo momento, ad attenderli ci ha pensato un’altra valanga di fischi. Poi, qualcosa è cambiato, e accettate le scuse dei giocatori le critiche si sono trasformate tutto sommato abbastanza velocemente in applausi più o meno convinti. Sicuramente, di incoraggiamento. Il pensiero del cuore pulsante del tifo granata d’altronde non può che essere andato al già citato imminente Juve Torino.
Insomma, alle acclamazioni hanno fatto seguito i ‘classici’ sfottò pre derby, ai quali ironia della sorte, hanno partecipato anche i tanti supporters della Fiorentina presenti allo stadio. Un copione che potrebbe ripetersi in settimana, quando salvo colpi di scena le porte del Filadelfia verranno aperte per un allenamento a porte aperte.
Il gruppo di Paolo Vanoli ferito e rattoppato cerca quindi energie extra per un impegno che si prospetta difficilissimo. E per farlo trova rifugio tra le braccia dei propri sostenitori, anch’essi amareggiati e delusi ma pur sempre presenti (anche ieri i tagliandi strappati per l’incontro hanno superato le 23’000 unità). Il gruppo Toro – che alla fine ha aspettato pazientemente alle falde della Curva la conclusione dei cori – ha recepito il messaggio: Juve Torino da quelle parti non è una partita come le altre.