Editoriale
Juve, tridente da sogno: se la Serie A iniziasse oggi sarebbe da Scudetto
Max Allegri sfodera il tridente pesante e la Juve si dimostra subito a suo agio ma per lo Scudetto è (forse) troppo tardi
Una scarica di adrenalina ed entusiasmo questa Juve nella nebbiosa serata dell’Allianz Stadium. Chiara e limpida è stata invece la prestazione bianconera, al pari dell’importanza del recente calciomercato di gennaio, mai come in questo caso di “riparazione”.
Vlahovic e Zakaria subito decisivi con le reti che hanno affondato l’Hellas Verona di Tudor, ma ancor di più con la ventata di aria fresca di cui il mondo juventino aveva bisogno. Intendiamoci, nulla di trascendentale nella prestazione in senso assoluto, ma la sensazione che i tasselli giusti siano stati finalmente inseriti, seppur con qualche mese di colpevole ritardo.
Il centravanti serbo ha colpito dopo una manciata di minuti, ma la sua presenza si è fatta sentire al di là della rete. Anche nelle conseguenze più sorprendenti e confortanti per Max Allegri, ovvero la promozione a pieni voti di Dybala e Morata come non succedeva da parecchie settimane. In particolare lo spagnolo ha dimenticato in novanta minuti i pruriti blaugrana, riscoprendosi a proprio agio da “supporting actor”.
Un tridente, quello juventino, partito a mille e con la prospettiva di affinare l’intesa e la letalità nelle prossime settimane. Ma sarà sufficiente per inaugurare una clamorosa rimonta Scudetto? Chiaro, se la Serie A iniziasse oggi questa Juve avrebbe tutte le carte in regola per cucirsi il Tricolore sul petto. La partenza a handicap però rende impensabile o quasi il rientro nella lotta, soprattutto in relazione all’ampio distacco da recuperare a tre squadre.
L’inciampo dell’Inter nel derby ha riaperto giochi che sembravano chiusi, così Napoli e Milan sono autorizzate e di nuovo legittimate a crederci. Ma per la Juve di Vlahovic è ancora il tempo della ricostruzione e della ricerca di una definitiva e convincente identità.