2020
Juve, senti Toni: «Gabriel Jesus è la spalla perfetta per Ronaldo. Su Icardi e Kane…»
Calciomercato Juve, Toni vota l’attaccante del futuro per i bianconeri. Ecco chi è la spalla perfetta per Cristiano Ronaldo
Intervistato da Tuttosport, Luca Toni ha dato un consiglio di mercato ai bianconeri. Chi è l’attaccante perfetto per giocare con Cristiano Ronaldo? L’ex bianconero risponde così…
GABRIEL JESUS – «È veloce, tecnico, serve assist. Di questi attaccanti (Kane, Icardi, Gabriel Jesus, Haaland, Werner), il brasiliano del Manchester City è il meno bomber, però… Però sarebbe il più adatto per giocare con Cristiano Ronaldo. Perché CR7 non è un centravanti puro, ma è quello che alla fine segna di più e deve fare più gol. Un bomber troppo bomber, come ad esempio Kane che reputo il migliore degli under 30, non è detto che si trovi a meraviglia con Cristiano Ronaldo. Vedo molto meglio Gabriel Jesus, che al City segna ma fa anche segnare molto (18 gol e 9 assist, ndr), apre spazi per i compagni, pressa e poi ha soltanto 22 anni».
KANE – «Kane. Centravanti vero, prestante, che riempie l’area come pochi altri: è tecnico, bravo a giocare con la squadra e soprattutto letale negli ultimi metri. Segna tantissimo. E avendo 26 anni possiede ancora margini di crescita».
ICARDI – «Lui è un po’ più sotto. Se Kane vale 9 come valore assoluto, Icardi è da 8. L’attaccante del Psg è coetaneo dell’inglese e come lui è un gran finalizzatore, però adesso è meno completo, deve migliorare nel gioco con la squadra. Detto questo, sicuramente l’esperienza di condividere l’attacco con campioni come Neymar e Mbappé ha migliorato Icardi».
BABY ATTACCANTI – «Gabriel Jesus è da 8.5, Haaland da 7.5, Werner da 7. È vero che quest’ultimo è un nazionale tedesco ed è la rivelazione del Lipsia approdato ai quarti di Champions League, però deve ancora dimostrare molto rispetto a un Kane oppure a un Icardi. Haaland è un 2000 fortissimo, ha avuto un impatto super anche in Europa e al Borussia Dortmund sta continuando a realizzare un sacco di reti come al Salisburgo. Ma in un giovane non è tanto importante sapere quanto sia bravo ora, quanto piuttosto i progressi che farà o meno nei prossimi tre anni. Se crescerà di questo passo, saremo di fronte a un gran centravanti»