Bryan Cristante è uno dei giovani italiani più chiacchierati del momento, visto il livello delle performance offerte in stagione

L’Atalanta di Gasperini non sorprende più: gioca un calcio moderno ed intenso, puntando su alcuni tra i giovani italiani più interessanti dell’intero panorama calcistico. Uno su tutti, Bryan Cristante. Il centrocampista si è raccontato così a Il Corriere della Sera: ««Ero un falso lento, ma era un’impressione, appunto: l’inserimento è sempre stata una mia caratteristica, solo che non me lo chiedevano come fa Gasperini adesso. Per noi centrocampisti l’obbligo è di non restare mai bloccati in mezzo al campo, correre, osare».

Il centrocampista, quindi, dichiara ancora: «Io capocannoniere? La ciliegina finale. Essere “fisicato” aiuta, ma è basilare il supporto dei compagni. Io e il Papu sentiamo il calcio allo stesso modo. Io so che se mi butto la palla arriverà; lui sa che se lancia ci sarò. Siamo due tipi puntuali». Poi uno sguardo al futuro, magari in bianconero: «Non so. La mia estate di mercato dipenderà dai prossimi cinque mesi con l’Atalanta. Ma non escludo la Premier League un giorno: mi piace e mi pare adatta alle mie qualità tecniche e fisiche». E a quello in Nazionale: «L’esclusione dal Mondiale è stata una mezza tragedia ma può essere l’occasione di un nuovo inizio per tutti. Senza la fretta di un Mondiale, si può ricostruire con noi giovani e creare un blocco per il futuro».