Calciomercato Juve: la trattativa che potrebbe portare Bernardeschi a Torino ha subito un’accelerazione importante. E i bianconeri valutano di dargli la maglia numero dieci

Il mercato della Juve stenta a decollare. Marotta e Paratici non hanno ancora sciolto le riserve, sia per la difesa che per quanto riguarda la trequarti. In una settimana in cui i bianconeri sono stati maggiormente impegnati per ciò che riguarda il mercato in uscita (il caso Dani Alves su tutti) è arrivata un’importante accelerata in una trattativa. Quella che riguarda Federico Bernardeschi, talento della Fiorentina per il quale la Juve sta spingendo molto già da mesi. Il rapporto fra il giocatore e il club viola non è più quello idilliaco di un tempo: la famiglia Della Valle sarebbe rimasta molto infastidita dallo stallo sul tira e molla per un rinnovo di contratto che tarda ad arrivare. E per questo ora Bernardeschi si guarda intorno, con la Juve che fa sul serio. Sarebbero già pronti sul piatto 35 milioni di euro. Non pochi, per un ragazzo di grande prospettiva, ma che ha dimostrato di essere ancora acerbo (anche in Under 21 il pupillo della Fiesole stenta). Ma Allegri è convinto che Bernardeschi, per la sua duttilità, possa essere l’uomo giusto per il presente e e per il futuro.

Bernardeschi come Del Piero: giusto dargli la numero 10?

Anche la società crede nel suo talento e c’è un particolare da rimarcare: la maglia numero 10 è ancora libera e attende l’arrivo di un campione, possibilmente italiano. E allora potrebbe essere proprio l’asso della Fiorentina il successore di Paul Pogba, l’ultimo ad aver indossato una maglia che alla Juve pesa parecchio. E che, in passato, è stata quella di Del Piero, Sivori, Platini e Baggio. L’investitura della dieci sarebbe non importante, di più: perché sarebbe il modo per responsabilizzare Bernardeschi sin da subito, facendolo sentire un campione fra i campioni. Ma i dubbi restano: Bernardeschi è davvero un numero 10? E soprattutto, dove giocherà nella nuova Juve? Idealmente al posto di Cuadrado, ma i suoi anni a Firenze lo hanno reso un giocatore particolarmente enigmatico dal punto di vista tattico. Chissà però che, con una dieci sulle spalle, il futuro possa prendere tutta un’altra piega.