2017

La Juve ritrova Higuain, ma questo Higuain nel Napoli di oggi farebbe panchina

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La Juve ha ritrovato i gol di Higuain, che paradossalmente è fondamentale per i campioni d’Italia ma sarebbe di troppo nel Napoli di oggi. Ecco perché Sarri preferirebbe Mertens al suo ex pupillo

Gonzalo Higuain, nel Napoli di oggi, sarebbe un titolare inamovibile? Probabilmente oo. E’ da questo presupposto che bisogna partire per analizzare i momenti storici che stanno vivendo oggi Juve e Napoli, pronte a preparare un serratissimo testa a testa per lo Scudetto. L’argomento del giorno, dopo la rete realizzata contro l’Olympiacos da subentrato, è la ritrovata vena realizzativa di un Higuain che ha fatto pace con se stesso, prendendo in mano la squadra di Allegri nel momento in cui si stava impantanando in casa contro i modesti greci del Pireo. E il Pipita, nonostante stesse attraversando la fase più buia da quando è in Italia, ha dimostrato ancora una volta di essere un giocatore indispensabile per una Juve che, per più di una partita, proprio non può farne a meno.

Gran parte del merito dell’importanza che Higuain ha assunto per la Juve va dato anche ad Allegri, che ha costruito la squadra per metterlo in condizione di segnare in tutte le partite. Per la genialità serve Dybala, ma per il lavoro sporco è necessario l’argentino, che deve trasformare in oro tutti i palloni che gli capitano a tiro. Allegri, da allenatore di straordinaria esperienza internazionale, ha semplicemente copiato e riproposto la stessa cura che Sarri aveva somministrato ad Higuain due anni fa. Il 4-3-3 del Napoli si sposava meravigliosamente con un finalizzatore come il Pipita, con Insigne (o Mertens) e Callejon che completavano un tridente da urlo, costruito per far fruttare le caratteristiche di un giocatore che trasforma in oro ogni pallone che tocca in area di rigore.

La Juve non può fare a meno di Higuain, ma il Napoli

E in effetti, soprattutto con Sarri, Higuain è diventato mister 94 milioni di euro. I 36 gol messi a segno nella stagione 2015-2016, che gli sono valsi il passaggio alla Juve, li ha realizzati in un Napoli totalmente diverso rispetto a quello di oggi. Un Napoli che non aveva ancora scoperto le qualità di Mertens come centravanti, un Napoli che semplicemente era bellissimo, ma ancora molto lontano dalla perfezione. Almeno per quanto concerne l’undici titolare. Il Napoli di oggi è tutta un’altra storia: la perfezione, che significa Scudetto, è di giorno in giorno più vicina e il merito è di un gioco straordinariamente entusiasmante, ma anche tremendamente efficace.

Ed è qui che si ritorna al concetto di partenza: Higuain oggi non giocherebbe titolare in questo Napoli. Il motivo è semplice: questo Napoli non è più costruito per lui. E si è visto quando Milik ha scalzato Mertens nella trasferta in Champions League a Donetsk. La squadra ha perso tutte le certezze che aveva, si è snaturata e ha regalato allo Shakhtar (bravo, ma non irresistibile) tre punti che con il belga dall’inizio sarebbero arrivati in maniera naturale. Il discorso fatto sul Napoli non vale per la Juve, formazione nella quale Higuain è diventato imprescindibile, perché funzionale ad un 4-2-3-1 che lo mette in discussione soltanto nel caso in cui lui non riesce a rendere. Quando Higuain non rende Allegri si ritrova un problema enorme da affrontare, che a volte può risolvere solo Dybala, caricandosi la Juve sulle spalle. Ecco perché il tecnico bianconero, quando ieri ha avuto bisogno del suo bomber, gli ha subito ridato fiducia. Fiducia ripagata in pochi minuti.

Dunque si arriva ad un paradosso. Se il Napoli oggi si riprendesse Higuain difficilmente Sarri riuscirebbe a togliere Mertens per far spazio al suo ex pupillo, che considera comunque il miglior centravanti di ruolo al mondo. Allo stesso tempo la Juve spenderebbe nuovamente i 94 milioni di euro che hanno permesso al Pipita di arrivare a Torino. Questo campionato è, oggi più che mai, un duello fra Higuain e Mertens: chi si avvicinerà di più alla perfezione si prenderà il tricolore.

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