2017
Juve, come te nessuno mai: sul tetto d’Italia per la sesta volta di fila
Dallo scudetto “degli invincibili” di Conte nel 2012 al tris firmato Allegri, passando per il record dei 102 punti: la Juventus è campione d’Italia per la sesta volta di fila
Come te, nessuno mai. La Juve di Allegri supera il Crotone, alza idealmente al cielo il tricolore 2016/2017 e scolpisce nella pietra un altro capitolo di storia. La sua storia, che poi coincide con quella del calcio italiano ed internazionale. Perché il club bianconero incide per la sesta volta consecutiva la propria firma sull’albo d’oro della Serie A: un’impresa mai riuscita prima in 119 anni di racconti del campionato nostrano. Una straordinaria cavalcata cominciata con lo scudetto “degli invincibili” di Conte nel 2011/2012, passata per quello “dei record” concluso a 102 punti e proseguita con il tris servito in tavola dal tecnico toscano. Una striscia aperta, insomma, in vista di una nuova stagione che vedrà la Vecchia Signora ancora in pole position ad agosto…
Prima di oggi ci si era fermati, al massimo, a cinque titoli di fila. E in principio fu proprio la Juventus. Quella “del Quinquennio”, quella del precursore Carlo Carcano in panchina. Vincente per un intero lustro: dal 1930/1931 al 1934/1935. Gli albi d’oro riportano soltanto altre due casistiche nella storia, anche se con dei distinguo. La più fresca nella mente degli appassionati è quella legata all’Inter, vestita di tricolore ininterrottamente dal 2005/2006 al 2009/2010. Un filotto figlio però delle contestate decisioni post-Calciopoli, con il club nerazzurro incoronato campione d’Italia nel 2006 in virtù di sentenze giudiziarie che ribaltarono il terzo posto sul campo della squadra allora allenata da Mancini. L’altra riconduce direttamente al Grande Torino, dominatore della Serie A tra il 1942/1943 ed il 1948/1949. Cinque successi di fila almeno sull’albo d’oro, in quanto per due anni ovviamente il campionato venne sospeso a causa della Seconda Guerra Mondiale. O meglio: nel 1943/1944 il torneo venne disputato e vinto dal 42° Corpo dei Vigili del Fuoco di La Spezia in finale proprio contro i granata, ma la manifestazione non fu mai riconosciuta ufficialmente dalla Federazione. Poi, appunto, la guerra. Poi, quel maledetto 4 maggio del ’49, il tragico schianto a Superga che strappò a quei magnifici ragazzi la propria gioventù e alla storia del calcio italiano forse la più grande squadra di sempre. Che chissà quanti altri successi avrebbe mietuto quella formazione negli anni a venire. E chissà quanti altri ne mieterà invece questa Juve, a suo modo straordinaria, nelle stagioni che verranno…