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Juve, Porrini: «A Napoli una squadra remissiva»

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Le parole di Sergio Porrini sulla sconfitta della Juve con il Napoli: «Si poteva perdere visto il valore dell’avversario, ma con 5 gol…»

Sergio Porrini ha parlato in esclusiva a Juventusnews24.com. Di seguito le sue parole sulla sconfitta della Juve con il Napoli.

E’ riuscito a darsi una spiegazione sul clamoroso tonfo di Napoli?

«Una sconfitta inspiegabile, specialmente dopo le 8 partite consecutive senza subire gol, dove erano arrivati anche altrettanti successi. Avevi l’occasione, vincendo, di avvicinarti a un Napoli che era solamente a 7 punti. Inspiegabile perché arriva in un modo inaspettato. Si poteva perdere visto il valore dell’avversario, ma con 5 gol al passivo diventa tutto più pesante nel risultato, nel gioco… Logico che dopo questa partita la Juve ne esce ridimensionata, ma è altrettanto vero che in Italia, e forse in Europa, gli azzurri esprimono il gioco migliore di tutti».

Cosa manca alla Juve per vedere, almeno in parte, un gioco come quello espresso fin qui dal Napoli?

«Al Maradona abbiamo visto una Juve remissiva. Poi dopo non è facile arrivare a esprimere il tipo di calcio che fa il Napoli, che sicuramente è frutto di un lavoro che arriva da lontano. Si arriva dalla stagione precedente con Spalletti, da un ritiro precampionato dove logicamente hai preparato tutti per quel tipo di gioco. La Juve di Allegri la conosciamo, ha sempre ottenuto risultati senza rubare l’occhio dal punto di vista del gioco e anche quando ha fatto quelle 8 vittorie tutti dicevamo “ok i punti, ma adesso sarebbe bene arrivare attraverso il gioco a queste vittorie”. Solo che non ha la bacchetta magica e ad oggi la Juve è questa, nonostante ci siano gli uomini. Bisogna aspettare».

Potranno esserci ripercussioni dal punto di vista mentale contro Monza e Atalanta?

«Penso alla fine che quello che conta oggi sono i risultati, le 8 vittorie non vanno dimenticate. Poi logico che va cancellata immediatamente la sconfitta di Napoli perchè ora c’è il Monza che è in un ottimo momento di forma e un’Atalanta che viene da 8 gol alla Salernitana. Due partite che ci diranno veramente se la Juve ha dimenticato o se i 5 gol di Napoli hanno colpito nel morale».

Basta il quarto posto a salvare la panchina di Allegri?

«Logico che ora deve fare punti, agli allenatori si chiedono in primis i risultati, i punti. E’ l’unico modo per far si che un tecnico venga riconfermato. Sappiamo cosa succede a Udine, dove c’è Sottil che era partito alla grande, aveva rubato le prime pagine dei giornali e ora, senza vittoria da 10 partite, è messo in discussione. Contano i risultati, vedremo nel girone di ritorno».

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