2018
Juve formato Europa: Allegri, è un bluff estivo o la nuova frontiera?
La Juventus schierata da Allegri contro il Chievo ha sfoggiato un’anima iper-offensiva molto europea: un bluff estivo o la nuova frontiera?
Non è stata necessaria nemmeno l’evidenza del campo, arrivata poi comunque implacabile. Nel pomeriggio del Bentegodi, che ha aperto il sipario sulla nuova Juventus, è bastato scorrere il dito sulla formazione iniziale un’ora prima del fischio d’inizio. Dentro quattro attaccanti, a costo di ripiegare sul tandem Pjanic-Khedira che in mediana lo scorso anno aveva denotato limiti d’assortimento. Dentro Alex Sandro e Cancelo, insieme, in barba ai tradizionali giochi tattici d’equilibrio. Per una formazione dall’anima decisamente offensiva. Per una formazione, forse non a caso dopo i proclami estivi, dall’anima decisamente europea. E la sfida al Chievo, al saldo di una condizione atletica e di un affiatamento ancora da lavori in corso, ha confermato ogni sentore: dal 73% di possesso palla agli addirittura 26 tiri con cui è stato bersagliato lo specchio ottimamente difeso da Sorrentino.
Ma le indicazioni delle prime uscite, quando si torna a saggiare il terreno di gioco con la metà dei tifosi ancora con la pancia a mollo e il mojito in mano, si sa, sono effimere. Sorge così spontaneo l’interrogativo circa le reali intenzioni di Max Allegri in stagione: netta virata verso una formula iper-offensiva, sospinta dall’entusiasmo per l’arrivo di CR7 e dal vento che soffia sugli esterni, o esperimento di fine estate prima di rientrare nei canonici ranghi del massimo equilibrio e bilanciamento di squadra? D’altronde un anno fa, all’esordio stagionale, il terzino destro era stato Barzagli. Questa volta è stato schierato Cancelo, senza rinunciare alla verve di un ritrovato Alex Sandro sulla corsia opposta. Ma il tecnico bianconero, con la proverbiale “halma”, un’indicazione per risolvere l’enigma nel post-partita l’ha già data: «Il campionato, alla fine, lo vince sempre la miglior difesa…».
@DanieleGalosso