2020

Juve Napoli e il ricorso della discordia. La conferma del 3-0 era l’unica strada percorribile

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Il Napoli ricorrerà al Coni, ma in questo momento la conferma del 3-0 a tavolino è l’unica decisione per garantire la sopravvivenza della A

Non è una decisione per danneggiare il Napoli o a favore della Juve. Il ricorso respinto va ben oltre questioni di tifo e rivalità, diventa una scelta quasi obbligata per la sopravvivenza del sistema calcio italiano. La conferma del 3-0 a tavolino (con punto di penalità alla squadra di Gattuso) era attesa, ma non scontata, con giudice sportivo e Corte sportiva d’appello allineati nel blindare il protocollo e le linee guida imposte da governo, Federazione e Cts. Serviva una presa di posizione forte – anticipata in parte dalle parole di Gravina – ed è proprio nelle motivazioni che viene demolita la tesi del Napoli. Si fa infatti appello alla mancanza di “cause di forza maggiore”, evidenziando “la scelta volontaria, se non addirittura preordinata, della società partenopea di non partire per Torino”.

Con esempi concreti, compreso “l’annullamento della prenotazione dei tamponi che avrebbero dovuto effettuarsi nella giornata di svolgimento della gara”. Un atto quasi dovuto nei confronti di tutte quelle squadre (Inter, Genoa, Lazio e non solo) che sono scese in campo rispettando il regolamento, pur decimate dalle assenze per Covid-19. O si fa veramente di tutto per portare a termine la stagione, mettendo in preventivo le assenze per positività, oppure tra tamponi discussi, ingerenze delle Asl, false partenze e gare non disputate, la serie A non durerà. E il cortocircuito si abbatterà su tutto il sistema calcio, per anni.

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