2020

Juve, lo strano caso Dybala. Da Mvp dell’ultimo campionato a campione trascurato

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Nel giro di pochi mesi, complici il Covid-19 e gli infortuni, l’argentino fatica ad imporsi alla Juve. Quali sono i motivi della sua crisi?

Forse non è soltanto una questione tattica, atletica o mentale. Ma probabilmente la somma, in parti più o meno uguali, di tutte e tre le cose. E’ difficile spiegare il momento di crisi di Paulo Dybala, numero 10 della Juventus, talento cristallino e miglior giocatore dell’ultimo campionato italiano. Perché un talento del genere che non riesce a decollare è un colpo al cuore per tutti quelli che invece di talento ne hanno poco, e provano a emergere con la forza, la grinta, la testa e la perseveranza. Ci sono due considerazioni da fare, entrambe innegabili. Un giocatore come Paulo deve giocare sempre. Ma in questo momento, non è il vero Dybala.

Quindi non resta che gestirlo, interpretare i segnali in allenamento, supportarlo con massima fiducia e aspettare che torni a fare la differenza in campo. E’ vero che tatticamente Allegri (l’ultimo anno), Sarri (solo in parte) e Pirlo (fino ad ora) hanno fatto fatica a trovargli una collocazione definita, ma in questo momento gli ostacoli sembrano più di natura fisica e mentale. Il coronavirus, l’infortunio contro il Lione, l’infezione alle vie genito-urinarie lo hanno debilitato, impedendogli di allenarsi con regolarità sul medio/lungo periodo. E fuori dal campo le strategie di mercato bianconere da tempo non lo considerano più imprescindibile, mentre il rinnovo del contratto in scadenza 2022 è ancora lontano. Servirà uno scatto, anche d’orgoglio, per andare a riprendersi la Juve, ora molto dipende da lui.

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