2017

Juventus: col Barcellona l’impresa si può fare, l’assenza di Busquets è la chiave

Pubblicato

su

Juventus: Allegri può sorridere per l’assenza di Busquets, l’equilibratore di un Barcellona che senza di lui perde tantissimo in termini di fisicità. Tanto da costringere Luis Enrique allo spostamento di Mascherano a centrocampo

Luis Enrique, a distanza di più di un mese dalla notte magica della remuntada ai danni del Psg, si starà mangiando le mani. Il motivo? Un cartellino giallo pesantissimo. Quello rimediato da Sergio Busquets, che salterà l’andata dei quarti di finale di Champions League contro la Juve. Assenza pesante, anzi pesantissima per il Barcellona, che deve fare a meno di una pedina indispensabile per il centrocampo. Perché Busquets, per i blaugrana, è come Casemiro per il Real Madrid. Sebbene i due abbiano caratteristiche diverse entrambi sono gli equilibratori della mediana, giocatori di straordinaria utilità soprattutto per squadre, come il Barça per esempio, che giocano a trazione anteriore. Busquets è il collante fra la difesa e il centrocampo, l’uomo che meglio di ogni altro sa coprire la mediana con forza, fisicità e potenza, tutti elementi che mancheranno terribilmente al Barcellona contro una Juve solidissima. Alle caratteristiche spiccatamente difensive riesce ad abbinare anche una grande capacità nei tempi di inserimento, che gli hanno consentito di fare pochissimi gol (12 in 423 partite), ma una discreta quantità di passaggi illuminanti per le zampine vellutate di Messi, Suarez, Neymar e tutti gli altri fenomeni passati dal Camp Nou dal 2007 (anno dell’esordio in Prima Squadra) fino ad oggi.

Luis Enrique, non a caso, potrebbe sconvolgere gli equilibri del Barcellona proprio per l’assenza dell’asso spagnolo: Mascherano, dopo diversi anni nelle vesti di difensore centrale, potrebbe essere avanzato in mezzo, con Umtiti pronto a sostituirlo affiancando Piquè. Il vantaggio, per la Juve, è soprattutto legato al dinamismo che potrebbe mancare ai blaugrana: Mascherano non ha più il passo di dieci anni fa e, rispetto a Busquets, non è più in grado di macinare chilometri. E Khedira, maestro per il suo spiccato senso della posizione, ha così la possibilità di fare la differenza. Per non parlare di Pjanic, meno asfissiato in marcatura e quindi maggiormente propenso alla verticalizzazione. Insomma, per Allegri non poteva esserci notizia migliore. Perché con un problema in meno da risolvere l’impresa, per la Juve, diventa un pizzico meno complicata al cospetto di un Barcellona bello come due anni fa, ma decisamente meno solido.

Exit mobile version