Juve: dopo l'ansia è arrivata l'angoscia. Milan soverchiato dalla legge del più debole - Calcio News 24
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2009

Juve: dopo l’ansia è arrivata l’angoscia. Milan soverchiato dalla legge del più debole

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Chiedo scusa a chi si sente offeso dalle parole che seguono, ma l’intenzione non è quella di essere volgare: la storiella serve soltanto a far capire l’attuale situazione della Juventus.

Qual è la differenza fra l’ansia e l’angoscia?

L’ansia ti viene la prima volta che non riesci a fare la seconda, mentre l’angoscia arriva la seconda volta che non riesci a fare la prima.

La Juventus adesso è in piena angoscia e pensare alla qualificazione alla Champions rischia di diventare non una speranza, non un sogno, ma una pura illusione.

Purtroppo manca una critica serie e si corre dietro a fantasmi di mercato scopiazzando giornali inglesi e spagnoli essendo incapaci di scovare notizie se non vere, almeno attendibili.

Prima Hiddink, poi Benitez e Capello, passando per Prandelli e Allegri per finire a Mancini dimenticando che giovedì scorso l’ex tecnico dell’Inter ha ufficializzato un contratto con il Manchester City sino al 30 giugno del 2013 a 100.000 sterline a settimana.

Il fatto è che molti non vogliono prospettare ai tifosi della Juve, forse con la speranza di vendere qualche copia in più, la realtà  di una situazione che sembra non avere sbocchi.

Chi segue questo sito sa benissimo come la penso: da anni scrivo (all’inizio pensavano fossi antijuventino, ora non più…) che Calciopoli ha cancellato dalla mappa del grande calcio, di quello che conta, la più gloriosa e seguita fra le squadre italiane.

La difesa non esiste più se non in Chiellini, il centrocampo è costretto a sperare in una rapida maturazione di Marchisio, mentre per l’attacco si spera che il dio fuggente del tempo si fermi per Del Piero e Trezeguet.

In parole povere: o arriva un nuovo proprietario in grado di investire subito almeno 200 milioni, oppure il declino continuerà  inarrestabile e la Juventus diventerà  come quelle signore dal grande passato, un incerto presente e senza futuro.

Il Milan sognava il sorpasso, ma Oddo e Abbiati, scontrandosi fra di loro in occasione del gol del Napoli, l’ha risvegliato malamente.

C’è un bellissimo e struggente film del 1980 (il regista è l’argentino Hector Babenco, naturalizzato brasiliano) che si chiama: Pixote, a lei do mas fraco (La legge del più debole).

Il film racconta la storia di un bambino che nulla può contro le cattiverie della vita perchè è troppo debole ed indifeso.

Leonardo, che sicuramente conosce la storia di Pixote, sa che la vittima non è mai colpevole della propria debolezza.

E’ vero che il Milan non è Pixote ed è anche vero che l’Inter fa solo valere la propria forza senza prepotenze.

Ed è per questo che va accettata la superiorità  dell’Inter, senza drammi o forzature.

Se giochi con una difesa formata da Oddo, Favalli e Zambrotta, non sei minimamente colpevole della tua debolezza.

Dall’altra parte, quella dell’Inter, sarebbe stare zitti e non parlare continuamente di persecuzioni arbitrali.

In fondo quelli del Chelsea manco ci hanno fatto caso…

Franco Rossi – www.francorossi.com