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Juve, caso stipendi, il commercialista Picatti: «Non ne sapevo nulla»
Il presidente del collegio dei conti della Juve, Paolo Picatti, dice di non essere stato al corrente del caso stipendi
Il Corriere della Sera riporta un retroscena sul caso stipendi in casa Juve. Paolo Picatti, presidente del collegio dei conti dei bianconeri e sentito dalla procura lo scorso 25 novembre era all’oscuro delle mosse della dirigenza sugli stipendi. Di seguito alcune delle sue affermazioni messe a verbale.
STIPENDI – «Sapevamo quello che era uscito, cioè il risparmio e la riduzione tout court degli stipendi. Quando abbiamo letto gli atti di questo fascicolo delle chat e delle scritture, ci siamo sorpresi e arrabbiati».
SCRITTURA PRIVATA DI CHIELLINI – «Mai vista».
SCRITTURE DI INTEGRAZIONE SENZA DATA – «Assolutamente no. Noi non eravamo a conoscenza di nulla di tutto questo. Ho visto questi atti nel vostro fascicolo, tutto questo ambaradan non ci è stato comunicato. Se avessimo avuto conoscenza di fatti di questa natura, ci saremmo agitati non male».
CONCLUSIONI – «Confermo che sono scosso e arrabbiato. Plusvalenze? Il problema non è mai giunto alla nostra attenzione. Se posso osare, siamo andati anche a leggere la nuova relazione di Deloitte, che non effettua rilievi sul tema plusvalenze».
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