2009

Juve, Blanc si defila. Dopo critiche e attacchi manda avanti gli altri

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Ã?«Low profileÃ?». Basso profilo. à? il nuovo motto di Jean Claude Blanc. Anzi, meglio, la sua nuova strategia di comunicazione. Il dirigente francese ha deciso di stare alla larga dalla luce dei riflettori e di parlare ancora meno. Un atteggiamento che assoÃ?­miglia molto a quello tenuto dal alcuni presidenti del passato. Prendete ad esemÃ?­pio Franzo Grande Stefens, o Vittorio ChiuÃ?­sano. Tutti conoscevano il loro ruolo, altretÃ?­tanti avrebbero riconosciuto il loro volto ma ben pochi la loro voce. In pubblico parlavaÃ?­no lo stretto necessario. Pochissime concesÃ?­sioni ai media, rarissime le dichiarazioni ufficiali.
Un basso profilo storico, rotto dall’avvento di Giovanni Cobolli Gigli. Ma non a causa della personalità  del dirigente di origine milanese ma piuttosto perchè in quel partiÃ?­colare momento, l’immediato post CalcioÃ?­poli, la Juventus aveva la necessità  di un presidente molto presente e che svolgesse anche tutti i compiti di rappresentanza.
Un metodo usato anche dalla recentissima era Blanc. Ad ottobre il dirigente transalpi�­no aveva di fatto preso in mano le chiavi della Juventus diventandone presidente, oltre che amministratore delegato e diretto�­re generale. �«Uno e trino�», come amano dire in molti, con una sottile vena polemiche. Una triplice carica che inevitabilmente ha portato Blanc sotto la luce dei riflettori.
Tirato in ballo su ogni aspetto della gestione bianconera, da quelli manageriale a quelli più prettamente sportivi, Blanc non ha lesiÃ?­nato risposte. Ed interviste.
Ma nelle ultime settimane il massimo diriÃ?­gente bianconero è letteralmente sparito dal circo mediatico che gravita interno al monÃ?­do del calcio e della Juve in particolare. Ma non si è trattato di una autentica autocensuÃ?­ra.
La sovraesposizione di Blanc non piace infatti alla proprietà  bianconera, che ha imposto il cambio di rotta. E se c’è da parlare di calcio il dirigente deputato a farlo ora è il vicedirettore generale Roberto BetteÃ?­ga. Che, per inciso, ha maggior credibilità  specie quando parla di questioni tecniche, visto la lunghissima esperienza ed il passaÃ?­to sul campo.
E Blanc al basso profilo si dovrà  abituare. Nonostante le voci su un suo possibile addio alla Juventus a fine stagione con ogni probabilità  resterà  in corso Galileo Ferraris. Ma Blanc potrebbe essere ridimensionato. Delle tre cariche ne manterrà  solo una, quella di amministratore delegato. E potrà  concentrarsi sul progetto stadio. Un progetÃ?­to ambizioso ed avveniristico che regalerà  alla Juventus un impianto capace di rappreÃ?­sentare un valore aggiunto importantissimo sotto molteplici aspetti. Del resto il piano per lo stadio che sorgerà  sulle ceneri del Delle Alpi è di paternità  diretta del dirigen- te francese. Ed è lui che mantiene i contatti con gli sponsor che renderanno possibile la realizzazione di un impianto capace, nei fatti, di autofinanziarsi. Fondamentale l’inÃ?­tervento diretto di “Sportfive”, società  leaÃ?­der nel naming rights, che metterà  sul piatto circa 70 milioni di euro. E Blanc può vantarÃ?­si anche di aver già  ceduto una parte dei diritti dell’area commerciale a “NordicoÃ?­nad”. In questo campo, insomma, l’ex del “Tour de France” ci sa fare e la Juve non ha nessuna intenzione di rinunciare alla sua professionalità .

Fonte: di Simone Cerruti per milan.cronacaqui.it

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