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Juve, CR7 fa crescere costi e ricavi. Serviranno cessioni

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La Juve pensa al futuro. In aumento i costi ma anche i ricavi. Crescono le vendite delle magliette ma serviranno cessioni

L’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve ha fatto crescere i costi e i ricavi. Cresce il debito ma anche il fatturato. CR7 è uno dei fattori. I grandi investimenti sul mercato (oltre ai 100 e passa milioni per Ronaldo bisogna registrare, fra le altre operazioni, anche i 40 per Cancelo) hanno spinto a 384 milioni il debito finanziario. La semestrale 2018­-19 approvata ieri dal cda presieduto da Andrea Agnelli offre la prima, parziale, misurazione dell’effetto CR7 sui conti bianconeri. I primi sei mesi dell’esercizio 2018-19 si sono chiusi con un utile di 7,5 milioni in calo rispetto ai 43,3 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio (-82,7%).

Una variazione negativa, spiega la società bianconera, che deriva, tra l’altro, «principalmente da minori proventi da gestione diritti calciatori per 17,9 milioni, maggiori costi per personale tesserato per 38,2 milioni, maggiori ammortamenti e svalutazioni sui diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per 24,7 milioni». Sul boom commerciale nei conti ha inciso senza dubbio l’arrivo di Ronaldo: il merchandising ha già incassato quanto l’anno scorso, in più sono aumentati i guadagni grazie al nuovo accordo firmato con Adidas. Per la sostenibilità del piano, scrive La Gazzetta dello Sport, oltre ai nuovi ricavi, si punta forte sulle cessioni. I bianconeri hanno messo a bilancio 44 milioni di plusva­lenze (oltre a 27 di proventi dai prestiti) che sommati ai 37 del­ l’inverno fanno un totale di 81 milioni di plusvalenze. Ma potrebbero non bastare.

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