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Juve, Bernardeschi suona la carica: «Subito due gare decisive, ma giocheremo per vincere»

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Federico Bernardeschi ha parlato a proposito della sua avventura con la Juventus e dei due prossimi delicati impegni stagionali

Il 2018 si è concluso in maniera molto negativa per Federico Bernardeschi, che a causa di numerosi problemi fisici ha trascorso gran parte degli ultimi due mesi in infermeria. Il centrocampista della Juventus si è rivisto in uno spezzone di gara nel match del 29 dicembre contro la Sampdoria, ma spera che il 2019 gli riservi più gioie e meno dolori. Anche perché ci sono subito due partite molto importanti, come la trasferta di Bologna in Coppa Italia di sabato prossimo e il match di Supercoppa Italiana contro il Milan quattro giorni dopo. Sarà un ritorno in campo infuocato per i bianconeri, chiamati a riprendere la loro marcia apparentemente inarrestabile.

Bernardeschi vuole certamente avere un ruolo in questa corsa, dare il suo contributo e aiutare i compagni a raggiungere i loro traguardi. Intervistato a Sky Sport, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni: «Ci aspettano subito due gare decisive, che sarà necessario affrontare nel modo giusto. Scenderemo in campo nel migliore dei modi. Quella di Bologna sarà una partita complicata perché la prima dopo la sosta. Ricominciare non è mai semplice, ma giocheremo in maniera seria per vincere. Con il Milan sarà importante l’approccio, il clima diverso avrà sicuramente un ruolo, ma siamo pronti anche per questa sfida».

E, in riferimento alla sua avventura in bianconero, il centrocampista ha aggiunto: «Quando ho giocato le prestazioni sono sempre state ottime. Ho avuto un paio di infortuni che mi hanno complicato la stagione, ma fa parte del mestiere. Un calciatore deve essere sempre pronto a tali imprevisti. Ora devo ritrovare la giusta continuità per aiutare al meglio la squadra. Allegri? Mi parla, mi spiega. Un giocatore deve sempre mettersi in discussione, sfidando sé stesso ogni giorno negli allenamenti. È anche e soprattutto una sfida mentale. Se sono migliorato? Mi sento cambiato anche nel modo di giovare. La Juventus mi ha dato consapevolezza nel mio talento, che è cresciuto con lavoro, sacrificio ed umiltà».

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