Dalla posizione in campo di Emre Can alla scelta di Spinazzola: Juve-Atletico è (anche) la rivincita del maestro Allegri

Dopo settimane di ritornelli sul “fallimento o non fallimento” in salsa bianconera e sui sondaggi per il tecnico chiamato a sostituirlo in estate, Massimiliano Allegri si è preso ieri sera la sua rivincita. L’ennesima, a dire il vero, da quando siede sulla panchina della Juve. Dove tante volte – sul palcoscenico europeo soprattutto – si è complicato la vita, ma altrettante ha saputo tirarsi fuori con qualche colpo di genio. La così ribattezzata “allegrata“.

Perché ieri sera ha compiuto una vera e propria impresa la Juve, ma anche e soprattutto il suo condottiero. Che ha stritolato l’Atletico Madrid surclassando sul piano tattico Diego Pablo Simeone, fino a ribaltare con un perfetto 3-0 l’amaro 0-2 incassato all’andata. Sfruttando una posizione in campo tanto ibrida quanto efficace di Emre Can, terzo di difesa per non concedere il due contro due all’attacco dei colchoneros ma prezioso valore aggiunto per il centrocampo in fase di impostazione. Lanciando dal 1′ l’esordiente Leonardo Spinazzola, nel riuscito tentativo di dare più ampiezza possibile alla squadra.

Missione compiuta, se è vero che le prime due reti sono entrambe arrivate da traversoni dall’esterno ad attaccare un’area di rigore in cui la granitica difesa biancorossa era pazientemente stata allentata ed allargata. L’ennesima “allegrata” della parabola bianconera di Allegri. Che a prescindere potrebbe vedere la propria naturale conclusione in estate, ma che – in questa stagione – deve ancora vivere il suo apice.

@DanieleGalosso