2017

Juve, Allegri e il caso Rugani: quando conta non gioca mai

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La panchina in Supercoppa Italiana, con la Juve mai così ballerina in difesa nel pre-campionato, alimenta i dubbi su Rugani: Allegri ci crede veramente?

La soluzione per i mali della difesa è davanti agli occhi di Allegri. Che, e qui i casi sono due, o non vuole vedere oppure vede meglio di tutti. L’interrogativo in casa Juve, dopo la disfatta in Supercoppa Italiana (dettata anche dalle sciagure del pacchetto arretrato), è chiaro: perché Rugani, quando la posta in gioco è alta, non gioca mai? Il centrale, da tempo nel giro della Nazionale, già da due anni veste la maglia bianconera, grazie anche alla fiducia che la società ripone nelle sue indiscutibili qualità. Ma quando sembra sul punto di prendersi la scena Rugani viene puntualmente messo ai margini.

Se Rugani non è pronto adesso non lo sarà mai

Allegri è sicuro che Rugani possa essere il futuro della Juve e non lo ha mai nascosto. Eppure, nelle grandi partite, gli preferisce sempre Benatia oppure insiste su un Barzagli che già da tempo ha evidenziato qualche crepa di troppo. Rugani è un ’94, quindi non più un ragazzino, che già vanta tante presenze con i bianconeri. Ma sempre in partite non fondamentali. L’occasione per prendersi le luci della ribalta è dietro l’angolo, visto che la Juve non ha più un totem come Bonucci, ma Allegri insiste puntualmente su giocatori esperti, anche ricorrendo a dei cambi di modulo. Sacrificando un Rugani che scalpita e che ora deve pretendere di essere un titolare.

Resta da capire se anche Allegri la pensi alla stessa maniera, visto che nemmeno contro la Lazio ha deciso di puntare su Rugani, che in pre-campionato qualche errore di troppo lo ha commesso (vedi la sfida contro il Tottenham). E anche all’Europeo con l’Under 21 non ha impressionato, mostrando qualche limite di concentrazione in semifinale contro la Spagna. Ma, dopo due anni di Juve, è arrivato il momento di osare: Allegri, il successore di Bonucci (seppur con caratteristiche diverse), ce l’ha davanti agli occhi. Rugani scalpita e, se non sarà pronto da subito per essere un protagonista dopo il lungo apprendistato, allora significa che non è da Juve. Né ora, né mai.

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